VIGONZA - Quattro giostrai hanno collezionato, davanti ai giudici del Tribunale collegiale, una condanna a 34 anni di carcere per tentato omicidio. Il 17 ottobre del 2016 avevano organizzato una spedizione punitiva all’interno del campo nomadi di Pionca di Vigonza territorio della famiglia Pavan. La banda sparò numerosi proiettili calibro nove ad altezza uomo in direzione dell’abitazione e di una roulotte dove dimoravano i componenti del clan nemico. Insomma, un vero e proprio regolamento di conti tra nomadi.
I quattro hanno incassato una pena di 8 anni e 6 mesi a testa.
I FATTI
Il quartetto era arrivato sul posto a bordo di un’Audi S4. Erano da poco passate le 21 quando il campo dei Pavan (difesi dall’avvocato Valentino Menon) si è trasformato in un inferno. Numerosi colpi sparati ad altezza d’uomo si erano conficcati nei muri e nelle finestre dell’abitazione e della roulotte dove si trovavano il capofamiglia Mario Pavan, i due figli e le rispettive conviventi.
LE INDAGINI
I giostrai condannati, prima dell’agguato al clan rivale, erano stati messi sotto intercettazioni ambientali e telefoniche perchè sospettati di diversi assalti ai bancomat. La sparatoria è stata anche registrata da una microspia. Appena tre giorni prima Joy Pavan, uno dei figli di Mario, si era reso protagonista di un violento diverbio con la compagna Isenia Cassol, sfociato in schiaffi e pugni.
Il giovane giostraio non accettava l’idea che la sua donna avesse una normale occupazione. A mantenerla c’avrebbe pensato lui. La ragazza si era però opposta, perchè il suo stipendio era quantomai necessario per sbarcare il lunario. In difesa della giovane era intervenuto Fabio Major e anche lui è stato aggredito e ferito da Joy Pavan. Fabio Major a quel punto aveva chiamato a raccolta l’intera famiglia per dare una lezione a quel giovane violento. Durante il processo Mario e Joy Pavan, e Isenia Casol si sono dimostrati reticenti tanto che la pubblica accusa ha chiesto la trasmissione degli atti in Procura.