Aggressioni a guardie mediche, i sanitari pretendono protezione e assistenza legale

Venerdì 26 Giugno 2020 di Gabriele Pipia
Aggressioni a guardie mediche, i sanitari pretendono protezione e assistenza legale
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PADOVA - È successo ancora. Due volte in 48 ore. Personale sanitario in servizio aggredito, verbalmente o fisicamente, da pazienti in escandescenza: gli ultimi due episodi sono capitati domenica sera a Saonara e martedì sera a Padova, al quartiere Torre. «Non si può andare avanti così, serve maggior sicurezza per tutto il personale» alza la voce il sindacato dei medici di medicina generale Fimmg.

Il primo fatto capita all'ora di cena. Sono le 21 quando la guardia medica riceve una telefonata, condita da toni molto accesi, da una famiglia di Saonara. Il medico che risponde al telefono capisce subito la delicatezza della situazione e avvisa un collega. Escono in due per la visita a domicilio. I toni si scaldano presto, i famigliari accusano i medici. La figlia del paziente, un uomo con seri problemi di salute, prova perfino a scagliarsi fisicamente contro uno dei due camici bianchi. Viene fermata dall'altro medico prima che ne nasca una vera colluttazione. 

Il secondo episodio martedì a Torre, quando un uomo con problemi psichiatrici va in escandescenza e minaccia le due guardie mediche. Per placare gli animi è necessario anche l'intervento degli agenti di polizia. L'uomo aveva aggredito poco prima anche la madre, portata in pronto soccorso con vari traumi. Lo stesso paziente è stato portato in ospedale a Padova per accertamenti psichiatrici. Testimoni, sgomenti e impauriti, anche alcuni vicini di casa. 
Ieri mattina il sindacato Fimmg ha incontrato l'Ulss 6, presente anche il coordinatore dei medici di continuità assistenziale di Padova. L'Ulss ha compreso la situazione e teso la mano ai medici, offrendo anche eventuale assistenza legale nel caso in cui volessero sporgere querela di parte.

«Massima solidarietà ai colleghi - sono le parole di Maria Teresa Gallea, segretaria provinciale della Fimmg padovana appena nominata cavaliere della Repubblica dal presidente Mattarella per il suo impegno a Vo' appena è scoppiata l'epidemia -. Purtroppo questi fatti arrivano dopo un forte impegno in una fase d'emergenza molto intensa sotto tutti i punti di vista. Non bisogna mai dimenticare quanto i medici abbiano dato negli ultimi mesi. Speriamo, ad ogni modo, di poter essere dotati presto di tablet con gps per poter dare l'allarme in caso di aggressioni, come ci era stato annunciato. Auspico che possa esserci anche un costruttivo confronto interno per evitare che questi episodi capitino ancora in futuro. 
 
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