Violenze sui bus, sei controllori aggrediti dai ragazzi senza biglietto: insulti, pugni e calci

Giovedì 8 Dicembre 2022 di Luisa Morbiato
Aggressioni ai controllori (foto di repertorio)
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PADOVA - Ennesima aggressione martedì sera ai danni di dipendenti di Busitalia. Questa volta ad essere malmenato da passeggeri privi di biglietto e riottosi a fornire le proprie generalità è stato un gruppo di 3 controllori e 3 vigilantes.

Tre di loro, vittime di energiche spinte diventate poi calci e pugni, hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Per uno la prognosi è di 6 giorni.


L'autobus era partito da Bassano del Grappa in direzione di Padova. Arrivato alla fermata di Limena di fronte alla Zil - Met il mezzo ha caricato un folto di gruppo di giovani. Secondo i racconti dei testimoni a bordo sarebbero di origine nigeriana e utilizzerebbero spesso questa linea. Questa volta però a bordo hanno incontrato i controllori e i vigilantes assunti da Busitalia a loro protezione. I controlli hanno iniziato a verificare che i passeggeri fossero muniti di titolo di viaggio valido e quindi arrivati al primo ragazzo de gruppo lo hanno trovato privo di biglietto e quindi hanno richiesto le generalità ed un documento. Il giovane ha iniziato a declinare un nome ma subito si sono levate le proteste di tutto il gruppo che ha iniziato a insultare il sestetto. Sono partite le spinte seguite da pugni e calci.
L'autista arrivato in via Annibale da Bassano al Borgomagno ha subito avvisato le forze dell'ordine ed è partita la ricerca del gruppo mentre gli aggrediti sono stati accolti al pronto soccorso.
Unanime la solidarietà di sindacati e dipendenti ai colleghi. «Si tratta di guardie senza formazione con contratti di vigilanza privata come quelli impiegati ad esempio nei supermercati - dice Vittorio Rosa di Sls -. Abbiamo chiesto giubbotti con bodycam, separazione dell'autista dal resto del mezzo e altre tutele. Tutte richieste cadute nel vuoto e continuiamo a subire».
Indispensabile secondo Andrea Rizzo della Cgil una modifica della legge. «Siamo un paese allo sbando - dice - ormai manca il rispetto per le persone e una legge più severa è l'unica arma». «La situazione non è sanabile se non si cambia registro - dice Stefano Pieretti di Adl Cobas - Si possono mettere tutte le guardie che si vuole ma serve un intervento serio e una campagna efficace per far capire che il biglietto va pagato».
Si appella al Prefetto e ai legislatori per un intervento efficace Matteo Garroti di Faisa. «E' l'ennesimo episodio, servono provvedimenti non è possibile essere aggrediti in questo modo sul lavoro da persone che viaggiano sempre gratis - precisa - i litigi con i controllori, anche se accompagnati dai vigilantes sono quotidiani. Purtroppo a volte come in questo caso dagli insulti si passa ai pestaggi».
«Sono anni che chiediamo maggiore sicurezza sul lavoro ma nulla cambia, Busitalia ha assunto dei vigilantes ma è un provvedimento di facciata - commenta Danilo Scattolin Sgb - le aggressioni verbali, gli insulti di quanti non vogliono pagare il biglietto sono frequentissime».

Ultimo aggiornamento: 16:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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