Padova. In 5 anni oltre 500 aggressioni al personale sanitario dell'Ulss 6. Via alla campagna contro la violenza

Dal 2018 al 2022 sono state registrate un totale di 340 aggressioni verbali e 199 fisiche, 13 infortuni per complessivi 42 giorni d’assenza

Venerdì 10 Marzo 2023 di Redazione Web
Campagna contro la violenza sugli operatori sanitari

PADOVA - Il fenomeno delle aggressioni sul posto di lavoro per il personale sanitario è purtroppo esperienza frequente, descritta dall’OMS come «il più importante fattore di rischio professionale per la salute degli operatori sanitari». L’abuso, la minaccia, le aggressioni fisiche e verbali in circostanze lavorative hanno conseguenze importanti sul piano del benessere e della salute psico-fisica con gravi ripercussioni sulla qualità della vita in generale e sul senso di sicurezza lavorativa ed esistenziale. In Italia i casi di infortunio sul lavoro accertati dall’Inail e codificati come violenze, aggressioni e minacce verso i sanitari sono circa 2.500 l’anno, anche se probabilmente nella realtà sono molti di più perché non tutti i sanitari procedono con la denuncia. Il 46% dei casi si concentra in ospedale, il 28% in case di riposo o di assistenza infermieristica, il restante 26% nel comparto “assistenza sociale non residenziale”. Per quanto riguarda il genere, gli infortunati sono per tre quarti donne. In occasione del 12 marzo, Giornata nazionale di Educazione e Prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, l’Ulss 6 Euganea ha deciso di promuovere una campagna informativa ad hoc che prevede affissioni in tutte le sedi ospedaliere e territoriali aziendali.

Lo slogan scelto: "La violenza non ti cura!".

I dati della violenza sugli operatori sanitari

Dal 2013 l’Ulss 6 persegue un sistema di monitoraggio degli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari e presa in carico delle segnalazioni. Oggi è attivo il Sistema di segnalazione di Incident Reporting attraverso il Portale Regionale Regionale GRSC e indagini infortunistiche tracciate dalle rispettive procedure aziendali. Il suddetto monitoraggio ha evidenziato, dal 2018 al 2022, un totale di 340 aggressioni verbali e 199 fisiche, 13 infortuni per complessivi 42 giorni d’assenza.

«Una delle strategie più efficaci per affrontare il fenomeno è sicuramente diffonderne la consapevolezza tra gli operatori e promuovere con loro e per loro una formazione e una sensibilizzazione che diano strumenti utili alla prevenzione e alla gestione degli episodi di violenza, soprattutto nei contesti di emergenza» rileva il direttore generale dell’Ulss 6, Paolo Fortuna. A tal fine, l’UOC Rischio Clinico di Azienda Zero e la Fondazione Scuola di Sanità pubblica hanno realizzato il corso regionale di formazione, partendo dalle linee di indirizzo diffuse dalla Regione del Veneto, per istruttori regionali “Aggressioni e atti di violenza a danno del personale delle aziende sanitarie: valutazione del rischio e strategie di prevenzione”. Nel Padovano sono stati formati 8 istruttori che, in collaborazione ad altre figure aziendali, provvederanno a formare tutti gli operatori. Già nell’anno 2022 è stata realizzata una prima edizione che ha formato 25 dipendenti. Previste nel Piano di formazione aziendale 2023 sei edizioni. Nel corso degli ultimi anni sono stati formati sul tema oltre duecento operatori. È stato inoltre definito un percorso interno di rete tra psichiatria e medico competente per la presa in carico degli operatori che, a seguito dell'evento, hanno subito un danno fisico e/o psicologico con percorso preferenziale. L'operatore vittima di aggressione può inoltre accedere ad un supporto psicologico attraverso l'accesso diretto dello sportello d'ascolto. 

Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 11:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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