Padova. Rissa in centro storico, l'omofobia non c'entra: reato estinto per 6 ragazzi

Uno deve completare l'iter dei lavori di pubblica utilità, due invece si sono professati innocenti e vanno dal giudice

Sabato 29 Ottobre 2022 di Marco Aldighieri
Le immagini della rissa riprese dalle telecamere di sorveglianza

PADOVA - Quella sera del 19 settembre 2020, in pieno centro storico, non si è consumata alcuna aggressione di stampo omofobo ai danni di una coppia di giovani omosessuali. Ma si è trattato di una rissa esplosa per l'eccessivo consumo di bevande alcoliche, sfociato in una violenta lite per la conquista di una felpa. Così per i dieci coinvolti, compresa la coppia omosessuale, era già arrivato il decreto penale di condanna come chiesto dal pubblico ministero Sergio Dini titolare delle indagini. Ma sette di loro, tra cui Matias uno dei due ragazzi gay, hanno chiesto e ottenuto al posto di una condanna di poter accedere ai lavori di pubblica utilità.

Per sei di loro la prova è già stata superata a pieni voti, tanto da ottenere l'estinzione del reato. Un ottavo deve ancora completare l'iter. Marlon, invece, il compagno di Matias, ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato perchè si è sempre dichiarato estraneo ai fatti. Infine una ragazza padovana il prossimo 7 dicembre comparirà davanti al Gup, anche lei si è sempre professata innocente.

I fatti

Nessuno ha pestato Mattias e Marlon, dopo averli visti scambiarsi un bacio nelle vicinanze di palazzo Moroni. Gli inquirenti, analizzati le immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza e sentiti alcuni testimoni, hanno ricostruito quel venerdì sera. Sia il gruppo formato da quattro ragazzi e una ragazza, e sia la coppia omosessuale, insieme a tre amici, hanno folleggiato alzando un po' il gomito. I due gruppi, si sono incrociati più volte durante la serata beccandosi per futili motivi, ma i cinque non hanno mai insultato le vittime con epiteti di stampo omofobo. Il vero movente dell'aggressione è stato l'alcol, e una occhiata di troppo alla ragazza di un altro.

Le indagini

Quel venerdì sera secondo quanto raccontato da Mattias agli investigatori e ad esponenti del Cso Pedro, il gruppo di cinque avrebbe visto lui e il suo compagno scambiarsi un bacio lungo il Listòn, cuore del centro storico, e avrebbe iniziato a gridare frasi contro i gay. Quindi i cinque avrebbero, sempre secondo la versione fornita dal pedrino, iniziato a inseguire lui, il suo amante e i suoi amici, fino davanti al Municipio dove si sarebbe consumata l'aggressione di stampo omofobo. Ma le indagini invece hanno portato alla luce un'altra verità. Quella sera sul listòn si è consumata una rissa tra giovani sotto l'effetto dell'alcol. I carabinieri della stazione di Prato della Valle, coordinati dal luogotenente Giancarlo Merli, insieme agli uomini della Digos, dopo avere analizzato le immagini registrate dalle telecamere della videosorveglianza e avere sentito alcuni testimoni, hanno appurato come non ci sia stata alcuna aggressione di stampo omofobo. I cinque non appartengono a nessun gruppo politico di estrema destra, anzi sarebbero più vicini al mondo della sinistra moderata. Agli inquirenti hanno riferito di essere stati offesi dalla coppia omosessuale e dai loro amici, con la frase «Siete dei fascisti di m...».

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