Agenzia delle entrate chiude, commercialisti in rivolta nell'Alta Padovana

Giovedì 1 Settembre 2022 di Michelangelo Cecchetto
Chiusura della sede Agenzia Entrate di Cittadella

CITTADELLA - Da lunedì 5 settembre, gli utenti dell'Agenzia delle entrate di Cittadella dovranno rivolgersi alla sede di Padova. La chiusura dell'ufficio della città murata è temporanea, ma non sono state fornite indicazioni sui tempi. Non è prevista alcuna interruzione o modificazione nell'erogazione dei servizi - ha comunicato l'Agenzia di Padova - Per accedere è necessario, come sempre, prenotare un appuntamento attraverso il sito internet agenziaentrate.gov.it. Immutati i recapiti telefonici e mail dell'ufficio di Cittadella. Sulla decisione interviene Chiara Marchetto, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Padova: «Abbiamo ricevuto la comunicazione da parte della direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate del Veneto. Considerato che sono oltre 400 i commercialisti padovani che operano nel territorio dell'Alta Padovana e che fanno riferimento all'ufficio di Cittadella, manifestiamo una certa preoccupazione per i disservizi che, inevitabilmente, si verificheranno sia per i contribuenti che per i professionisti che li assistono».
«Nonostante l'Agenzia delle Entrate promuova sempre di più i servizi digitali - osserva Mariavittoria Cacace, consigliere dell'Ordine patavino con delega alla fiscalità - rileviamo che in moltissimi casi la relazione virtuale, che per sua natura è asincrona, non è in grado di sostituire il rapporto diretto con i funzionari: il confronto diretto rimane fondamentale per risolvere tempestivamente le questioni dei contribuenti, spesso basate su circostanze che solamente parlandosi di persona trovano una rapida ed efficace soluzione, nello spirito dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione amministrativa».
L'assenza di una durata temporale certa del trasferimento, per i professionisti non è un segnale confortante. «È noto purtroppo - indica Cacace - che in questo Paese le situazioni temporanee tendono a cristallizzarsi, diventando in molti casi definitive e ordinarie. Questo anche alla luce delle questioni relative alla inadeguatezza della sede di Cittadella, che erano già sorte nel 2015, e riproposte nella primavera di quest'anno, senza aver trovato la soluzione praticabile».
Per l'Ordine, un trasferimento a tempo indeterminato si riflette anche sulla sostenibilità. «Trasferire i lavoratori ed i servizi a 30 chilometri di distanza - evidenziano - ha un notevole impatto sulla sostenibilità sociale e ambientale, sia in termini di maggiori spostamenti con dispendio delle risorse energetiche, spreco nei tempi di percorrenza, aumento del traffico, sostenibilità dei parcheggi a Padova e inquinamento.

Gli uffici di Padova hanno già un carico di lavoro importante, che non necessita di ulteriori aggravi».

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