Aereo precipitato: l'ultimo contatto radio e poi lo schianto. Forse un malore, disposta l'autopsia

Lunedì 21 Giugno 2021 di Marina Lucchin - Luisa Morbiato
Egidio Gavazzi, 84 anni, e l'aereo precipitato
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PADOVA - I motivi per cui l'aereo è precipitato sono chiari. Non è chiaro, invece, come mai Egidio Gavazzi, 84 anni, con migliaia di ore di volo alle spalle, sabato pomeriggio all'Allegri abbia potuto fare quell'errore fatale che gli è costato la vita: arrivato lungo in atterraggio ha tentato un riattacco e non ce l'ha fatta ad alzarsi, andando a sbattere contro un albero e finendo poi nel parcheggio dell'ex distributore, schivando per un soffio il condominio e anche le auto che passavano in via dei Colli. 

LE IPOTESI

C'è anche l'ipotesi di un malore mentre l'anziano si trovava a pilotare il Beechcraft Bonanza 35 decollato da Bresso, vicino a Milano. Per questo sarà fondamentale l'autopsia sul corpo del fondatore delle riviste Airone e Aqua, nonché della Società Italiana Caccia Fotografica. Il pubblico ministero ha già disposto l'esame, in modo tale da comprendere se, alla base dell'incidente, ci sia stato l'errore umano o un malessere che gli ha impedito di portare a buon fine l'atterraggio. Anche quell'ultima disperata virata potrebbe avere due motivazioni: il disperato tentativo di evitare il palazzo oppure la perdita dei sensi del pilota.
L'ultimo ad aver sentito l'anziano alla cloche del monomotore partito dal milanese, prima dello schianto è stato l'operatore di turno dell'Afis, il servizio Informazioni Volo Aeroportuale, per il consueto scambio di informazioni per un atterraggio in sicurezza: quale pista utilizzare, la pressione, la forza del vento. 
L'aeroporto civile di Padova, che ha la pista Rwy 22 preferenziale per i decolli, e la pista Rwy 04 per gli atterraggi, ha nelle sue norme proprio l'obbligo per i piloti di mantenere il contatto radio con Padova Afis. Dunque gli ultimi momenti di comunicazioni con il servizio informazioni volo potrebbero dare qualche indizio su quel che è successo in quei secondi drammatici. 
I carabinieri che stanno svolgendo le indagini, oltre ad attendere l'esito dell'autopsia, stanno sentendo i responsabili dell'Afis e stanno controllando eventuali telecamere, sia pubbliche che private che potrebbero aver ripreso la scena.

Al momento, però, non sono stati trivati filmati utili che abbiano immortalato l'andamento dell'aeroplano monomotore.

IL QUARTIERE

A testimoniare la tragedia che si è consumata sabato in via Sorio sul parcheggio dove un tempo sorgeva un distributore di benzina, resta solo una grande macchia scura sul cemento. I resti dell'aereo sono stati rimossi. L'area è isolata e sotto sequestro. Ieri pomeriggio sul prato verde accanto, un residente stava raccogliendo piccoli pezzi di metallo con aria pensosa ma non intende commentare l'accaduto. Dall'altro lato si affaccia il giardino di una villetta, i residenti sono seduti all'ombra ma nessuno di loro intende esprimere un suo pensiero sull'accaduto. Si limitano ad osservare che c'è «un'inchiesta in corso che chiarirà perchè è avvenuto l'incidente». Anche nel condominio retrostante preferiscono non commentare, la paura è ancora tanta, solo qualcuno si lascia sfuggire che, fortunatamente, l'impianto di rifornimento che occupava lo spazio sul quale è precipitato il piccolo aereo non c'è più. Come spesso accade i commenti invece fioccano sulle pagine dei social che riportano l'accaduto quasi che le persone si sentissero più protette dietro ad un monitor. E così c'è chi ricorda che da tanti anni in tanti fanno presente la pericolosità di un aeroporto, anche se solo per piccoli aerei, è un pericolo costante per la città che gli è sorta intorno e invoca la chiusura. 
Qualcuno cita una raccolta di firme, caduta nel dimenticatoio, effettuata dai residenti lungo il perimetro dell'Allegri, dopo un altro incidente che però in pochi rammentano. Molti si lamentano del pericolo ma altrettanti ribatto che all'Allegri non si può dimenticare che c'è la sede del Suem e che proprio da li partono anche i voli con gli organi da trapiantare. 
 

Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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