La moglie morì nell'aereo precipitato: assolto il marito-pilota

Mercoledì 10 Febbraio 2021 di Marco Aldighieri
Renato Franco con la moglie Lucia Battistello

PIOVE DI SACCO - Il parrucchiere Renato Franco, titolare dell'omonimo salone nel centro di Piove di Sacco, è stato assolto dall'accusa di omicidio colposo perchè il fatto non sussiste. La sera del 6 luglio del 2014 alla cloche di un ultraleggero, è precipitato nel comune di Campolongo Maggiore in provincia di Venezia. Nell'impatto è morta sul colpo la moglie Lucia Battistello di 47 anni. Nei guai era finito anche il veronese Sergio Chiavegato, di Isola della Scala, legale rappresentante di Aliveneta srl, la ditta che si occupava della manutenzione di velivoli di quel tipo.

In rito abbreviato, davanti al Gup lagunare, era già stato assolto dal reato di omicidio colposo. «Io ho voluto affrontare il processo - ha dichiarato Franco - per dimostrare la mia totale innocenza rispetto alla disgrazia. Ringrazio gli avvocati e il colonnello che ha saputo ricostruire in maniera precisa con la sua controperizia la dinamica dell'incidente. È la fine di un incubo».

LA TRAGEDIA Era domenica 6 luglio 2014 quando i coniugi e titolari del salone di parrucchiere Renato parrucchiere, Renato Franco e Lucia Battistello, sono decollati nel pomeriggio dalla pista La Fattoria di Codevigo con il loro piccolo ultraleggero. Doveva essere una giornata di svago: i due da sa sempre erano appassionati di volo e Franco era da tutti conosciuto come un pilota esperto. Ma intorno alle 19.30 qualcosa è andato storto. Il parrucchiere ha iniziato a perdere il controllo del piccolo aereo, non è più riuscito a governarlo. Nel tentativo di restare in quota ha effettuato tutta una serie di manovre, ma alla fine è stato costretto ad atterrare in via Monte Ortone a Campolongo Maggiore, poco distante del passaggio a livello della linea ferroviaria Adria-Venezia, finendo tra gli alberi. L'impatto è stato violento. La moglie Lucia Battistello è morta sul colpo. Lui invece è stato trasportato all'ospedale di Padova in gravi condizioni: presentava diverse fratture. Alcuni residenti di via Monte Ortone quella sera hanno sentito il rumore di un aereo in picchiata.

IL PROCESSO Renato Franco, difeso dai legali padovani Davide Pessi e Jacopo Al Jundi, è finito indagato dalla procura veneziana per il reato di omicidio colposo. Secondo l'accusa Franco, in qualità di proprietario e conducente dell'ultraleggero, avrebbe sostituito l'elica fornita in dotazione con l'aeromobile con una diversa (che secondo la perizia disposta nel corso dell'inchiesta, non era in grado di compensare il surriscaldamento del motore per il minore flusso di aria), nonché di non aver installato il dispositivo avvisatore di stallo che avrebbe dovuto indicare la perdita di potenza del motore e imporre le manovre necessarie. Insomma, per il pubblico ministero Elisabetta Spigarelli, il parrucchiere aveva modificato in modo pericoloso il velivolo. Ma il colonnello Pierluigi Malgarotto di Mestre nominato consulente della difesa, nella sua controperizia durante il dibattimento ha dimostrato come l'area sia precipitato a causa di un guasto di cui Franco non poteva avere alcuna colpa. Anzi, il pilota ha tentato di tutto per tenere l'ultraleggero in quota. E così alla fine il parrucchiere è stato assolto perchè il fatto non sussiste. Resta l'immenso dolore per la perdita della moglie e mamma dei suoi due figli a soli 47 anni. 

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