Droga alla segretaria per avere rapporti con lei: medico condannato

Sabato 26 Ottobre 2013 di Lino Lava
Droga alla segretaria per avere rapporti con lei: medico condannato
Droga e violenza sessuale. I giudici del Tribunale collegiale hanno creduto alla ragazza. Nove anni di reclusione e 44mila euro di multa. È la pena inflitta al medico Camillo De Vito, sessantuno anni, residente in città, in via Sorio, in carcere dal luglio 2012.



«Il dottor De Vito mi ha ceduto droga del tipo eroina e metadone in cambio di rapporti sessuali da parte mia mettendomi in una condizione psicologica da rendermi incapace di rifiutare le sue proposte. Le minacce di avere rapporti completi con me riguardavano anche la mia attività lavorativa. Dopo avermi assunto come segretaria e assistente alla poltrona presso il suo studio dentistico di Torri di Quartesolo ed essersi reso conto che con lo stipendio che percepivo ero meno dipendente da lui per l’acquisto di eroina e pertanto potevo più fermamente rifiutare le sue proposte sessuali ha minacciato di licenziarmi». Questo ha raccontato ai giudici la ragazza.



Ha ventinove anni e un fisico da fotomodella la ex segretaria-assistente del medico, che a causa della droga che lui le forniva ha rischiato più volte di morire per overdose. L’ultima volta la ragazza è rimasta ricoverata quaranta giorni, dieci dei quali li ha trascorsi in terapia intensiva. La indagini degli investigatori della Squadra mobile con il pubblico ministero Maria D’Arpa hanno permesso di scoprire che il medico comparava eroina dappertutto.



Mentre il metadone gli veniva dato direttamente dal Sert, che l’indagato frequentava regolarmente. Purtroppo il medico ha delle patologie molto rischiose e ha lavorato tranquillamente. In proposito, la legislazione è molto carente. Il sanitario ha lavorato nei suoi ambulatori fino a quando gli investigatori della Mobile gli hanno esistito l’ordinanza di custodia cautelare del giudice delle indagini preliminari Lara Fortuna.



Il dottor De Vito aveva lavorato fino al primo giugno 2012 anche a Portogruaro come guardia medica. Un rapporto di lavoro che l'Asl aveva deciso di chiudere e comunque di non rinnovare. Nel 2005 a Mogliano Veneto venne denunciato dai carabinieri del Nas perchè si professava dentista senza avere mai conseguito l’abilitazione. Nel 2008 a Torri di Quartesolo, dove aveva lo studio, le accuse per lui sono state ancora più pesanti. Dopo un controllo dei carabinieri del Nas era emerso che Camillo De Vito per alcuni mesi aveva gonfiato le fatture relative alle prestazioni di alcuni pazienti, chiedendo il rimborso all'Ulss.
Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 18:47

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