Abusi in seminario a Treviso, la replica della diocesi: «Fiducia nei confronti dei due sacerdoti coinvolti»

Sabato 15 Febbraio 2020
Abusi in seminario, la replica della diocesi di Treviso: «Fiducia nei confronti dei due sacerdoti coinvolti»
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TREVISO - «Esprimiamo la nostra fiducia nei confronti dei due sacerdoti coinvolti e del loro lavoro, che è una fiducia in tutto il presbiterio diocesano». E' questa la replica della diocedi di Treviso alla terribile accusa di Gianbruno Cecchin, il 48enne docente universitario di filosofia, bioetica e antropologia filosofica oltreché libero professionista nell’ambito della comunicazione e delle risorse umane, che ha deciso di rendere pubblici gli abusi sessuali che sostiene di aver subito quando frequentava il seminario vescovile di Treviso: ha dato mandato ai suoi legali di depositare in Procura a Treviso una querela contro i suoi due aguzzini, all’epoca dei fatti erano il responsabile della Comunità Vocazionale e il suo assistente, ora sono entrambi parroci, uno nel veneziano e l’altro nel padovano.

 

"Io violentato in seminario a Treviso nel '90": prof universitario fa i nomi

TREVISO - "Infami", "vermi", "approfittatori", per arrivare fino a "criminali".

Un atto d'accusa durissimo, quello di Gianbruno Cecchin, 48enne docente universitario di filosofia, bioetica e antropologia filosofica oltreché libero professionista nell'ambito della comunicazione e delle risorse umane, che ha deciso di denunciare pubblicamente gli abusi sessuali che sostiene di aver subito quando frequentava il seminario vescovile di Treviso.


 

Denuncia gli abusi in seminario, la replica della diocesi

La diocesi di Treviso è impegnata nella lotta agli abusi nella Chiesa e per la ricerca della verità «nel rispetto dovuto anche alle persone e alle istituzioni accusate, che hanno diritto di fare i passi necessari per difendersi e tutelare la propria onorabilità». Lo afferma una nota diffusa oggi dalla Diocesi di Treviso, firmata dal vicario, Adriano Cevolotto, in relazione alla vicenda denunciata da Cecchin. «È con dolore ma anche con serenità - scrive Cevolotto - che stiamo procedendo per valutare i passi da fare, in tutte le sedi. Ribadendo la volontà di chiarezza, trasparenza e verità - si legge ancora - esprimiamo la nostra fiducia nei confronti dei due sacerdoti coinvolti e del loro lavoro, che è una fiducia in tutto il presbiterio diocesano». 

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