Padova. Abusi su tre allieve di sei anni durante le lezioni di arti marziali

Le violenze sarebbero avvenute alla fine del 2021 all'interno di una scuola elementare del centro città

Mercoledì 19 Ottobre 2022 di Marco Aldighieri
Le bambine sarebbero state molestate dal supplente del maestro di arti marziali (foto d'archivio)

PADOVA - Le lezioni di karate doposcuola, per tre bambine di sei anni, si sono trasformate in un incubo. Le piccole sarebbero state abusate da un supplente del maestro di arti marziali. La Procura, attraverso il pubblico ministero Giorgio Falcone titolare delle indagini, al momento ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di violenza sessuale ai danni di minori.

Sul caso stanno cercando di fare piena luce gli uomini della Squadra mobile. Gli episodi contestati si sarebbero verificati tra l'ottobre e il dicembre dell'anno scorso, all'interno di un istituto primario con sede in centro storico. La prima denuncia è stata presentata direttamente in Procura dall'avvocato Paolo Marangoni contattato dai genitori di una delle tre bambine, che una volta rientrata a casa da una delle lezione di karate ha raccontato quanto le era accaduto alla madre. «Il maestro mi ha preso in braccio e mi ha fatto il solletico lì sotto» avrebbe detto alla sua mamma.

I fatti

L'istituto elementare, l'anno scorso, offriva dei corsi dopo scuola per i suoi piccoli allievi: dal teatro alle arti marziali. Molte famiglie hanno aderito pagando una piccola quota per l'iscrizione. Ad organizzare le lezioni di karate è stata una società sportiva dilettantistica con sede in centro storico. Cinque bambini, tra cui le tre bambine, hanno voluto cimentarsi nell'arte marziale giapponese e con i loro piccoli e bianchi chimono sono scesi sul tatami: il morbido pavimento in legno dove si tira di karate. Quasi tutte le lezioni, da ottobre a dicembre del 2021, sono state tenute dal maestro socio della società organizzatrice. Ma alcune, visto la sua assenza, sono state condotte da un supplente. Un ragazzo di 32 anni. E secondo il racconto delle tre bambine sarebbe stato lui, tra un kata (i movimenti per il combattimento) e una dimostrazione di attacco che le avrebbe prese in braccio toccandole nelle parti intime. Il maestro, invece, quelle piccole allieve non le ha mai sfiorate anche perchè in regime di Covid c'era l'assoluto divieto di avere contatti fisici ravvicinati.

Le indagini

Un pomeriggio, terminata una lezione di karate con il supplente, una delle tre bambine una volta rientrata a casa ha raccontato alla madre di quelle strane attenzioni nei suoi confronti da parte del «vice maestro». La piccola alla mamma avrebbe detto: «Mi ha preso in braccio e mi ha fatto il solletico lì sotto». Poco dopo le stesse parole le ha rivolte anche al papà. I genitori, preoccupati, si sono rivolti al legale Paolo Marangoni. Un paio di giorni più tardi, un'altra coppia di genitori ha contattato lo stesso legale affermando che le loro bambine erano state molestate durante le lezioni di karate a scuola. Così l'avvocato ha presentato un esposto in Procura ipotizzando il reato di violenza sessuale su minori. Sono scattate le indagini e gli uomini della Squadra mobile, affiancati da psicologici, hanno sentito il racconto delle tre bambine. Tutte e tre hanno ricordato di essere state toccate dal supplente nelle parti intime, ma quando è stato chiesto loro di riconoscere quell'istruttore le piccole non hanno saputo dare una risposta certa. Agli inquirenti sono apparse confuse. Ecco perchè al momento l'inchiesta è stata avviata contro ignoti, ma le indagini stanno proseguendo per cercare di fare piena luce sul caso.

Ultimo aggiornamento: 13:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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