Nasce l'ospedale per abortire: solo ​10 medici non obiettori in provincia

Giovedì 2 Marzo 2017 di Federica Cappellato
Nasce l'ospedale per abortire: solo 10 medici non obiettori in provincia
29

PADOVA - Gli otto ginecologi non obiettori di coscienza della provincia di Padova, esclusa la città capoluogo, convoglieranno in un polo unificato per l'interruzione volontaria di gravidanza. Una decisione che dà seguito a un protocollo già operativo da maggio scorso, per una presa in carico seria e rispettosa di quante si trovano a scegliere, e vivere, il dramma dell'aborto. Ad annunciare la novità è Domenico Scibetta, direttore dell'Ulss 6 Euganea che ha la giurisdizione sugli ospedali di Piove di Sacco, Cittadella, Camposampiero e Schiavonia, dove lo scorso anno sono stati effettuati 529 aborti grazie alla presenza di quegli 8 camici bianchi, su un totale di 41 medici (obiezione di coscienza dunque all'80%). Padova-città ricade invece sotto l'ala dell'Azienda ospedaliera universitaria dove appena 2 ginecologi garantiscono l'applicazione della legge, e il rimanente 95% si astiene per motivi etici.

Era stata proprio la storia di Giulia - la quarantunenne padovana che, già madre di due bambini, tra dicembre 2015 e gennaio 2016 aveva deciso di porre fine alla sua terza gravidanza, costretta a peregrinare per 23 ospedali (storia che all'Ulss era stata segnalata) - a sollecitare una presa di posizione scaturita prima nel protocollo e ora nel centro unificato...
 
 

Ultimo aggiornamento: 17:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci