False denunce sulle auto, condannato a 2 anni ex capo dei vigili di Abano

Benedetto Allegro, ex comandante dei vigili urbani, è stato condannato per un documento fittizio

Giovedì 13 Ottobre 2022 di Serena De Salvador
Benedetto Allegro è stato condannato a due anni (foto d'archivio)

ABANO TERME - Due anni per aver prodotto una falsa denuncia relativa al danneggiamento (pure quello ritenuto fittizio) di un'auto, con lo scopo di incassare l'indennizzo dell'assicurazione. È la condanna emessa ieri nei confronti di Benedetto Allegro, 56enne padovano ex comandante pro tempore della polizia locale di Abano Terme all'epoca dei fatti.

Il processo

Allegro finì a processo insieme a Nicola Destro (legale rappresentante della carrozzeria Domina), al padre di quest'ultimo Giorgio Destro e ad altre otto persone, automobilisti che avrebbero presentato le denunce per danni fasulli.

Alcune posizioni sono state stralciate e gli imputati sono rimasti sei, accusati a vario titolo di omissione in atti d'ufficio, fraudolento danneggiamento di mezzi assicurati e falso in atto pubblico. Il caso venne a galla nel 2014 quando Allegro, licenziato dal Comune di Abano, liberò l'ufficio dove vennero trovate 11 denunce di auto danneggiate nel 2013 mai presentate alla Procura. Auto la cui riparazione, in almeno sette casi, risultava effettuata dalla carrozzeria Domina. Parte dei reati è andata prescritta e ieri in aula è stata emessa la sentenza per i restanti.

La difesa

Allegro è stato ritenuto colpevole di uno soltanto dei capi d'imputazione, quello di falsità ideologica e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti d'ufficio. La condanna riguarda il singolo episodio della produzione di una falsa denuncia per il danneggiamento dell'auto di Merj Casara, 69enne suocera di Nicola Destro, pure lei imputata insieme ad Allegro, al genero e a Giorgio Destro. Gli ultimi tre sono stati assolti. A quanto ricostruito, nel luglio 2013 Allegro avrebbe redatto una falsa denuncia sul fittizio danneggiamento dell'auto di Casara tra il 15 e il 17 luglio, datandola però al 12 quando, secondo l'accusa, non era in ufficio e dunque senza la denunciante. «È stato assolto da ogni accusa tranne che dal falso in quel caso specifico - ha commentato Ernesto De Toni, l'avvocato che assiste il 56enne con il collega Massimo Zuolo - Fin dal ritrovamento delle denunce abbiamo contestato tutti i metodi usati per acquisire prove e documentazioni e abbiamo dimostrato che quelli usati per tracciare le sue posizioni e spostamenti non erano attendibili. Casara ha sostenuto di non aver mai firmato quella denuncia, ma nessuno ha fatto una perizia sulla sigla». Con la sentenza di ieri le 4 assicurazioni costituitesi parte civile non hanno ottenuto il risarcimento da Allegro perché non è stato dimostrato che non fossero veri i danneggiamenti. «Fra 60 giorni arriveranno le motivazioni e impugneremo la sentenza» ha chiuso De Toni.

Ultimo aggiornamento: 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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