L'antico albergo Terme Posta va all'asta: 820mila euro e rilancio minimo di 8mila

Domenica 21 Aprile 2019 di Lucio Piva
L'antico albergo Terme Posta va all'asta: 820mila euro e rilancio minimo di 8mila
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ABANO - Poco più di 820.500 euro. Questo il prezzo per il quale andrà all'asta l'antico hotel Terme Posta, fallito due anni fa, dopo aver abbinato il suo nome a quello degli stabilimenti storici della città termale. Il pubblico incanto dal quale potrebbe scaturire il nome del nuovo proprietario dell'immobile è fissato il prossimo 9 luglio. L'offerta minima per la partecipazione all'asta è di 615.405, mentre il rilancio minimo sarà di 8 mila euro. Ammesso e non concesso che l'ex tre stelle di via Tito Livio trovi un compratore e che gli acquirenti interessati non mirino a far scendere il prezzo di aggiudicazione disertando l'asta, verrà liquidato un patrimonio immobiliare costituito oltre che dall'edificio di quattro piani fuori terra, anche dalle vecchie strutture del reparto di fangoterapia, formato dalle sale massaggi e dalla piscina coperta e scoperta. Oggetto dell'asta saranno anche due appartamenti a destinazione residenziale appartenenti alla stessa costruzione dell'hotel, ed un fabbricato fatiscente ed inagibile fabbricato contenente due unità a destinazione residenziale, ed una villetta di inizio secolo, anch'essa fatiscente. 
 
L'asta del luglio prossimo segna dunque l'epilogo di uno dei locali storici della città termale. L'hotel Alla Posta è infatti conosciuto dagli abitanti non più giovani di Abano come sede dell'antica trattoria da Tullio un tempo frequentata da gran parte dei commercianti della vicina area di piazza Mercato. Fu con la famiglia Bernardi, nome storico dell'imprenditoria alberghiera che l'hotel conobbe il proprio periodo d'oro, sino al declino cominciato una decina di anni fa, quanto l'albergo pagò oltre agli effetti della crisi del termalismo anche la posizione defilata dai flussi turistici del centro. 
Lo stabilimento messo in vendita dalla famiglia proprietaria fu acquistato da un imprenditore desideroso di trasformarlo in una residenza per anziani, senza ottenere tuttavia l'accreditamento regionale per il necessario adeguamento. Inevitabile fu quindi il fallimento che mise fine all'attività dell'hotel nel 2017, prima dell'ultimo atto, affidato fra poco più di due mesi al banditore d'asta.
Lucio Piva
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