Il governatore Kompatscher: «Mascherine ma va bene anche lo scaldacollo»

Venerdì 3 Aprile 2020
Arno Kompatscher, governatore altoatesino
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BOLZANO - Un po' più libertà per i singoli cittadini, accompagnata però ad alcune misure obbligatorie e al richiamo per tutti ad una maggiore responsabilità. Potrebbe essere riassunta così l'ultima ordinanza del governatore altoatesino Arno Kompatscher. Da un lato viene introdotto l'obbligo di coprire naso e bocca con una mascherina oppure uno scaldacollo al di fuori dell'ambiente familiare, ovvero in strada e al supermercato; dall'altro canto in Alto Adige i titolari potranno lavorare nelle loro officine e nei loro uffici e le famiglie non dovranno separarsi per la 'boccata d'aria" sotto casa. Il nuovo provvedimento non convince però tutti.

«Sin dall'inizio abbiamo puntato sulla responsabilizzazione dei cittadini. Un'emergenza di queste dimensioni può essere affrontata solo puntando sul senso civico di ogni singolo cittadino», spiega Kompatscher all'Ansa. Il presidente della Provincia di Bolzano respinge però qualsiasi paragone con la Svezia, l'unico Paese europeo ad aver adottato minime misure restrittive per combattere il coronavirus. «Abbiamo recepito in toto il decreto statale e non apriamo nessuna porta a una possibile propagazione del virus. Non si tratta di una liberalizzazione dei provvedimenti», sottolinea. Per quanto riguarda mascherine e scaldacollo Kompatscher sottolinea che «anche l'Oms sta cambiano posizione in merito». Ovviamente, aggiunge, queste protezioni individuali non escludono un contagio, ma riducono il rischio. Secondo il governatore altoatesino, «coprirsi naso e bocca è un dovere civico».

L'ordinanza non prevede comunque nessuna multa in caso di inosservanza. Fanno discutere anche altri due punti: quello che consente a entrambi i genitori di fare il giro dell'isolato con i bambini e la possibilità per i titolari e i loro parenti più stretti di tornare in azienda. «In entrambi i casi si tratta di persone che comunque vivono tutto il giorno sotto lo stesso tetto. Farli uscire oppure lavorare assieme non rappresenta un ulteriore rischio di contagio perché non sono consentiti contatti con amici, fornitori e clienti» afferma Kompatscher. L'ordinanza non piace al sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, che guida una giunta centrosinistra-Svp, e invita il presidente a un ripensamento «in modo da non originare comportamenti che vanno in contrasto con tutte le misure messe in campo per ridurre il più possibile la diffusione del contagio».

«Ieri ho plaudito all'iniziativa del presidente Kompatscher di disporre l'obbligo di coprire naso e bocca, ma con le mascherine si intendeva e non con sciarpe, scaldacollo o foulard» afferma la deputata Michaela Biancofiore. Secondo il consigliere provinciale Fdi-Alto Adige nel cuore, Alessandro Urzì, l'ordinanza «mette a rischio i comportamenti virtuosi di tutti».
Ultimo aggiornamento: 21:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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