VAL DI ZOLDO - «La situazione è drammatica, ci
sentiamo abbandonati». A Val di Zoldo la normalità
è ancora lontana. I corsi d'acqua restano ingrossati,
tante case sono ancora senza corrente, la Sp 251 è stata
riaperta ma è in cattive condizioni, un paio di persone di
Costa sono state evacuate, i telefoni non funzionano e in caso di
emergenze sanitarie la corsa in ospedale si fa a bordo di
un'ambulanza. Lucia Colussi, sindaco dal 2001 al 2006, ieri
è stato l'unico contatto possibile con la popolazione
zoldana. Nemmeno il sindaco Camillo De Pellegrin era
raggiungibile.
Con Colussi è stato possibile scambiare poche parole ieri
mattina, quando la donna si trovava a Belluno. Fino a Longarone il
telefono non aveva campo, stando in Valle era impossibile
comunicare con l'esterno. «Posso parlare solo
perché sono a Belluno le sue parole -, non vi rendete conto
della drammaticità della situazione sul nostro territorio.
Piove ancora a dirotto, i corsi d'acqua si sono di nuovo
ingrossati e stanno nuovamente esondando».
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