La città in balia del writers: «E il Comune li lascia fare»

Giovedì 28 Giugno 2018 di Alessia Trentin
La città in balia del writers: «E il Comune li lascia fare»
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BELLUNO - Opposizione unita contro l'amministrazione Massaro: «Sui graffiti non si fa abbastanza». Un'interrogazione a firma di tutti e dodici i consiglieri della minoranza è arrivata ieri pomeriggio sui tavoli dell'arena di Palazzo Rosso, in occasione della riunione del Consiglio comunale. Nell'estate calda dei writers, dove i grafomani ostentano tanta spudoratezza da arrivare a profanare simboli politici e religiosi, facendo di questi il centro di raid che tuttavia non tralasciano mai muri di case private, cancelli e spazi pubblici, i consiglieri hanno compattato le fila e alzato un grido di allarme a voci unite. Per il gruppo di Paolo Gamba, per Raffaele Addamiano, Franco Roccon e Francesco Pingitore sollevarsi contro gli imbrattamenti in città non è cosa nuova. Nuova è l'adesione raccolta anche tra le fila della Lega e del Partito Democratico.
 
LA CRITICA«Il sindaco dichiara di star facendo tutto il possibile per contrastare il fenomeno le parole di Andrea Stella, della Lega -, ma secondo noi non si fa ancora l'azione giusta. Serve prevenzione, servono più controlli e punizioni. Quando i ragazzi vengono pescati con le mani nel sacco bisogna far loro capire per bene che non si imbratta la cosa pubblica perché appartiene a tutti«. «Vogliamo venga sensibilizzata al problema tutta l'amministrazione le parole del collega di partito, Luciano Da Pian , in questi giorni assistiamo a raid continui e, di fronte a questo, leggere sui giornali dichiarazioni della giunta secondo cui quanto è accaduto al murales di Baldenich è frutto del Governo romano provoca rammarico». L'interrogazione è stata presentata, il sindaco Jacopo Massaro ha dato la sua risposta e alla fine qualcuno è intervenuto per commentare la dichiarazione del primo cittadino. A Roberta Olivotto del gruppo Belluno è di tutti, per esempio, le rassicurazioni dell'inquilino di Palazzo Rosso hanno suscitato ben poco effetto. Un discorso trito e ritrito, quello del primo cittadino, secondo lei e secondo gli altri consiglieri che stanchi di assistere alle incursioni notturne degli adolescenti annoiati, vorrebbero vedere i responsabili puniti e, magari, il Comune costituirsi parte civile. «Certe dichiarazioni le sentiamo ripetere dal 2013 ma da allora niente è cambiato le parole di Olivotto . Il problema, proprio per il mio ruolo di insegnante, mi sta molto a cuore. Sono anni che si parla di iniziative risolutive ma non vedo nulla. Poi mi sorprende che la giunta si rivolga alle elementari e alle medie per sensibilizzare le giovani generazioni, non è certo quello il target giusto». Insomma, non si fa abbastanza e quello che è stato messo in campo non è stato pensato bene. Il giudizio dei consiglieri sull'operato della giunta è del tutto negativo. «Il sindaco ci sta prendendo per l'ennesima volta in giro - il commento di Franco Roccon -, troppo buonismo, manca polso fermo».
IL SINDACOMassaro, da parte sua, ha ammesso come il problema abbia dimensioni importanti. Nella sua risposta alla minoranza unita ha fatto leva sull'educazione, il nodo di una deriva comportamentale che solo le famiglie possono risolvere. «Abbiamo messo in campo una strategia complessiva ha dichiarato , ci sono squadre di volontari che ripuliscono e c'è un'attività educativa condotta dagli asili alle scuole medie che sta dando ottimi risultati». Ma i consiglieri non sono soddisfatti e potrebbero presto tornare all'attacco.
Alessia Trentin 
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