Volontari ambulanza in difficoltà: «Senza di noi anche l'elisoccorso diventa inutile»

Domenica 9 Aprile 2023 di Claudio Fontanive
L'elicottero del Suem
AGORDO - «Senza il supporto dei volontari ambulanza, il servizio sanitario pubblico non funziona. Il nostro personale effettua circa 1500 servizi di soccorso all’anno, ma la loro età media sta salendo drammaticamente. Serve chi ci dia una mano». 
E’ l’amaro sfogo di Felice Gaiardo, presidente del Coordinamento agordino-zoldano volontari ambulanze, composto da sette associazioni distribuite nelle varie valli del territorio interessato, e che vede la fondamentale collaborazione di ben 300 volontari e una dotazione di 15 ambulanze. Posiamo definire questo sodalizio un unicum, in quanto in Veneto non risultano strutture analoghe.
Opera h24 per 365 giorni all’anno, e dallo scorso anno si avvale anche dell’innesto di sei dipendenti distribuiti nelle varie associazioni, che hanno contribuito a mantenere questa importante presenza sul territorio. C’è da dire che se la nascita di questo coordinamento risale a ben 30 anni fa, mediamente però le associazioni aderenti videro la luce dieci anni prima. 
Oggi ne fanno parte Croce Verde Alleghe, Croce Verde Val Biois, Croce Verde Zoldo, Croce Bianca Colle Santa Lucia, Croce Bianca Val Fiorentina, Volontari Ambulanza Rocca Pietore e Volontari donatori del sangue Forno di Zoldo. 
«Il lavoro, specie nelle stagioni turistiche è incessante - racconta Gaiardo -. Recentemente, viste le difficoltà di reperimento di personale volontario, abbiamo cercato di organizzarci dandoci una mano a vicenda; in alcuni casi le associazioni del coordinamento coprono territori sovracomunali. Il personale dipendente da poco assunto è un grande supporto per la nostra attività, ma c’è bisogno di nuove leve da formare adeguatamente. In questo senso stiamo facendo dei corsi, ma i problemi sono sempre gli stessi. Credo che ci possiamo definire una struttura portante del sistema sanitario nazionale, che non è fatto solo dall’ente pubblico. Sostenere il mondo del volontariato vuol dire investire nel nostro territorio perchè altrimenti il castello andrebbe a cadere, visto il grave stato in cui versa la sanità pubblica».
«Le risorse economiche - continua Gaiardo - sono sempre necessarie per noi. Da quest’anno in particolare, nonostante i rimborsi dell’Ulss che comunque coprono solo parte delle spese, c’è ulteriore necessità di sostegni economici che stiamo cercando nel nostro territorio. Stiamo infatti chiedendo finanziamenti da enti e aziende per contribuire alla copertura delle spese. I soldi non bastano mai». Il presidente rimarca l’imprescindibile connubio fra volontariato ed ente pubblico: «Al di là di un pronto soccorso e di un ospedale di Agordo che funzionano bene e al di là anche di un elicottero che vale per i codici importanti e per l’alta quota, il territorio agordino e zoldano ha bisogno di più aiuti per sostenere le attività delle ambulanze. E’ vero che l’elicottero interviene nei casi più gravi, ma ha dei costi elevatissimi. L’opera delle ambulanze è fondamentale per la gestione delle attività di soccorso. D’altro canto, quando pensavano al Suem, noi erano già dieci anni che operavamo sul territorio». 
E poi una considerazione sull’elicossocorso: «L’elicottero senza di noi non serve a nulla. Il velivolo non atterra mai nella cucina del malato. Ha tassativo bisogno dell’ambulanza che interviene prontamente. Quando c’è da fare l’intervento nel territorio abitato, se l’elicottero non ha il supporto dell’ambulanza non serve a nulla. Quando c’è un elicottero, a monte ci sono i volontari ambulanza intervengono sempre».
 
Ultimo aggiornamento: 16:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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