Il vino feltrino esiste da più di 5 secoli: ecco il documento che lo dimostra

Domenica 29 Maggio 2022 di Eleonora Scarton
Marco De Bacco
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FELTRE - In vino regolas, il Consorzio del Feltrino riparte da un documento dei vignaioli del 1526, che conferma come nel Feltrino la coltivazione della vite sia una tradizione secolare.

Dopo due anni resi difficili dalla pandemia, il mondo del vino bellunese riparte con una giornata di promozione per le cantine del Consorzio Coste del Feltrino. Domenica infatti, Villa Guarnieri a Tomo ospiterà In vino regolas, primo grande evento della neonata viticoltura bellunese.


IL DOCUMENTO
«La manifestazione prende le mosse da un documento del 1517, da poco tradotto dallo studioso locale Marco Campigotto, che è lo Statuto dei vignaioli del Monte Aurin, depositato in Comune a Feltre spiega Marco De Bacco, presidente del Consorzio Coste del Feltrino -. Si trattava di una vera e propria regola di produzione dei vignaioli dell'epoca, che conferma come nel Feltrino, già cinque secoli fa, la coltivazione della vite fosse una realtà importante e ben regolamentata. Stiamo svolgendo una ricerca sui documenti dell'epoca per ricostruire la storia del vino bellunese e ogni volta emergono sorprese incredibili sulla ricchezza viticola e sulla produttività del nostro territorio. Ora stiamo recuperando quei pendii abbandonati nel corso del tempo e stiamo continuando a crescere, anche con aziende nuove che stanno piantando vigneti con varietà autoctone di Pavana, Bianchetta, Gata e Turca. Si tratta di aziende importanti, che stanno investendo perché vedono grandi potenzialità nei nostri vini. Aprono le porte alla gente, portano i turisti in cantina, vendono a enoteche e ristoranti. Insomma, un momento che può far bene anche all'economia e alla promozione del territorio».


L'INIZIATIVA
Del Consorzio di tutela del Feltrino fanno parte 11 aziende, per un totale di 90 ettari vitati. Domenica saranno tutte presenti con un proprio banco di degustazione, per far assaggiare i propri prodotti e raccontare la propria storia. Ci sarà anche un servizio di ristorazione, organizzato in collaborazione con il Quartiere Duomo, fino alle 19. Alle 11.30 verrà presentato lo Statuto dei vignaioli del monte Aurin, alla presenza di Marco De Bacco e di Enzo Guarnieri, vicepresidente di Confagricoltura Belluno. «La manifestazione è alla sua prima edizione e per noi è una gioia ripartire da qui, dopo due anni complicati dice Enzo Guarnieri, che è anche presidente dei viticoltori di Confagricoltura Belluno -. È importante poter riprendere con attività all'aperto, senza interruzioni e restrizioni, per dare la spinta giusta alla nuova stagione, partita sotto i migliori auspici. Ha fatto freddo fino ad aprile ma non ci sono state gelate: i vigneti quindi si presentano con un buon germogliamento e le prospettive di uva abbondante e sana».


IL NEMICO
«Ci preoccupano solo - confessa Guarnieri - gli eventi violenti che in pochi minuti possono distruggere il lavoro di un anno». Basta ricordare la grandinata di martedì sera che ha colpito duro nella parte bassa della provincia, quella zona tra Alano e Quero al confine con il Trevigiano con una decina le aziende agricole che oggi si ritrovano a contare i danni. «Noi ci siamo sempre considerati protetti dal Grappa e dalle Prealpi - conclude il presidente -, ma negli ultimi cinque anni i cambiamenti climatici hanno portato anche qui una frequenza di tempeste che non avevamo mai visto. Speriamo nei favori del meteo, cioè sole e sbalzo termico tra giorno e notte, che sono la condizione perfetta per la maturazione ottimale delle uve».


PARTNER
Le aziende partecipanti alla giornata sono: Marco Bonan, Enzo Guarnieri, Renato Cervo, Nicola Dall'Agnol, De Bacco, Francesco Drusian, Fontan Martin, Le Rive, Pian Delle Vette, Tenuta Croda Rossa, Tenute Perera.
 

Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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