Villaggio a cinque stelle a Collalto: la minoranza demolisce il progetto

Sabato 22 Aprile 2023 di Gianfranco Giuseppini
Così si potrebbe presentare il sito di Collalto con il villaggio a 5 stelle della famiglia Meister

AURONZO - Prende una dura posizione la minoranza in Consiglio comunale di Auronzo di Cadore, Insieme per Auronzo, in merito al progetto di edificazione di un villaggio resort a 5 stelle in località Collalto, annunciando nel contempo la presentazione di una interrogazione con risposta scritta in occasione della prossima adunanza civica. Così in una nota il gruppo minoritario, maggioranza nella precedente Amministrazione, fa presente come in passato si sia discusso sull’iniziativa Meister suggerendo al posto di Collalto un’area “degradata” del paese.

Un’idea che però non collimava con le esigenze della famiglia Meister, in cerca invece di un’area vergine.

L’ACCUSA
L’allora nostro gruppo di maggioranza – prosegue la nota - aveva  inoltre approfondito l’argomento anche tramite un colloquio richiesto dalla sindaca Tatiana Pais Becher con la Sovrintendenza del Veneto, oltre alla partecipazione ad un incontro in Regione alla presenza degli Assessori Caner e Corazzari. Viene poi ritenuto troppo tempestiva e con inesattezze la delibera della Giunta approvata il giorno successivo all’illustrazione al pubblico del progetto: come se tutto fosse già stato predisposto precedentemente a prescindere dall’andamento dell’assemblea pubblica. La minoranza quindi focalizza su due aspetti principali, quello urbanistico e quello giuridico. In merito al primo viene sottolineato che il Piano d’Area Auronzo-Misurina “non prevede la possibilità di edificare nuovi edifici nella zona di Collalto, zona di grande pregio naturalistico in quanto torbiera”.

LA RICHIESTA
Di qui la considerazione con interrogativo: “Chiediamo pertanto come si possa scrivere in delibera che il progetto risulta non in contrasto né sussistono elementi di incongruità con il Piano e come il sindaco e la giunta pensino di scavalcare lo strumento urbanistico ed ottenere il benestare della Regione?”. La delibera parla poi di “intervento che dovrà essere congruente al disegno complessivo del redigendo Piano di assetto del Territorio”, e allora viene evidenziato che il Comune di Auronzo attualmente è sprovvisto del Pat. Viene poi menzionata l’esistenza di un parere contrario al progetto da parte della Sovraintendenza veneta. Sotto l’aspetto giuridico la vicenda è alquanto complessa poiché investe l’istituzione regoliera proprietaria di un consistente appezzamento su cui insiste il progetto. 

LE LETTERE
Così prosegue la nota: “Durante la stessa serata l’attuale sindaco non ha mai accennato all’esistenza di due lettere della Regione Veneto, firmate entrambe dall’avvocato Enrico Specchio, responsabile della Direzione Enti Locali, con le quali si afferma che la permuta dei beni proposta da Meister non è ammissibile, in quanto prevede il trasferimento della proprietà dei beni collettivi a un soggetto terzo”. Viene poi riportata la conclusione delle due missive con l’affermazione: “che sia necessario individuare aree alternative di intervento, non afferenti a terre collettive. I beni collettivi sono sottoposti a un rigido vincolo di inalienabilità, indivisibilità, inusucapibilità e destinazione agro-silvo pastorale. Si rileva inoltre che tutti i beni collettivi attualmente gestiti dal Comune di Auronzo sono soggetti alle procedure di evidenza pubblica”. Nella nota infine vengono esposte alcune considerazioni di carattere generale, principalmente su quali ricadute positive l’iniziativa Meister, una quarantina di chalets, di un hotel 5 stelle e di un laghetto per un investimento di quasi 40 milioni, abbia sulla popolazione locale. Considerando che difficilmente l’utenza di “Collalto” graverebbe sul centro di Auronzo, ma più facilmente su Cortina oppure sulla Val Pusteria

Ultimo aggiornamento: 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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