«Te la fai con tutti i vecchi, puoi venire anche con me...», vicino 82enne condannato

Giovedì 9 Febbraio 2023 di Olivia Bonetti
Donna perseguitata dal vicino

PEDAVENA - Avrebbe bloccato la vicina in un garage e l'avrebbe aggredita: in primo grado era stato assolto, ma la sentenza è stata capovolta in appello. Lorenzo Colusso, classe 1941 residente a Pedavena è stato condannato ad un anno di reclusione dalla Corte di Appello di Venezia per lesioni e violazione di domicilio alla vicina 50enne. Dovrà anche risarcire la donna, che era costituita parte civile con l'avvocato Stefano Bettiol di Belluno: la Corte ha stabilito in 5mila i danni patiti, più altri 2mila euro di spese. Non è stata ravvisata invece la violenza sessuale, accusa che era nell'imputazione e per la quale l'82enne è stato assolto anche in secondo grado.

Ma la vicenda è tutt'altro che finita: tra i due vicini, che vivono da anni rapporti tesissimi, anche un secondo procedimento pendente in appello. Anche in quel caso l'uomo era stato condannato.

LA VICENDA
«Te la fai con tutti i vecchi, puoi venire anche con me...». Con queste parole avrebbe aggredito la donna nel 2017. Quel giorno, secondo l'accusa della Procura, l'uomo si sarebbe introdotto nella proprietà della vicina che stava rientrando. Le si sarebbe parato davanti dicendo quelle parole. Lei, 50enne, sarebbe stata braccata da lui, che poi avrebbe anche allungato le mani e non solo. La donna ovviamente lo cacciò, ma lui la sera ci riprovò. Secondo l'accusa qualche ora dopo il vicino sarebbe tornato "sul luogo del delitto". Questa volta la donna era appena rientrata in auto dopo aver fatto la spesa e stava estraendo le buste con gli alimentari dal baule dell'auto. Un'occasione propizia per il vicino che sarebbe piombato addosso mentre lei era di spalle china sul baule. Avrebbe premuto il proprio bacino e il proprio membro sulle natiche della donna, immobilizzandola e, nella foga, strappandole addirittura un orecchino. Il tutto con una violenza tale che le avrebbe anche causato lesioni. Alla fine le avrebbe detto: «Hai visto come è facile prenderti, vedrai che ti faccio fare una brutta fine». La donna disperata avrebbe chiamato una famigliare operatrice socio sanitaria spiegandole quello che era accaduto e chiedendole aiuto.

IL PROCESSO
In primo grado la difesa dell'uomo, assistito dall'avvocato Gianmarco Tosetto di Verona, aveva sollevato tutte le presunte incongruenze nel racconto della parte offesa e della sua teste, ovvero quella operatrice socio sanitaria che era intervenuta. Il processo si era celebrato con rito abbreviato e si concluse con l'assoluzione con formula piena per l'imputato, scagionato da tutti i tre capi di accusa. L'avvocato di parte civile, Bettiol e la procura impugnano la sentenza: l'altro giorno la conclusione opposta dei giudici veneziani di secondo grado, nella vicenda dei vicini. La Corte d'Appello ha riformato la sentenza, condannando il pensionato ad un anno di reclusione. La sentenza ovviamente non è definitiva e non è improbabile un ricorso in Cassazione.

L'ALTRO CASO
Ma pendente c'è anche un secondo processo, che in primo grado si è chiuso con la condanna. Un procedimento-bis per minacce e lesioni personali nato dai rapporti tra i due vicini, che sono da tempo deteriorati, tanto che tuttora la donna vive in uno stato di angoscia. Era il 20 dicembre del 2018 quando il pensionato avrebbe nuovamente aggredito verbalmente la vicina dicendo: «Mi te fae passar la voia de denunce, mi te la taio la lengua». Poi l'avrebbe colpita provocandole lesioni al volto giudicate guaribili in 5 giorni dal pronto soccorso. Questi fatti sono stati ricostruiti nel processo che si è tenuto in Tribunale a Belluno e si è concluso con la condanna a un anno di reclusione per l'uomo.
 

Ultimo aggiornamento: 11:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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