Esercitazione interforze: prima volta di una donna a dirigere le operazioni Ecco chi è

Giovedì 23 Settembre 2021 di Marco Dibona
Caporal maggiore Martina Marchionna
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CORTINA D’AMPEZZO - Il sorvolo delle Frecce Tricolori ha concluso l’esercitazione internazionale interforze Vertigo 2021, sulle pareti rocciose delle Cinque Torri, a Cortina. Le spettacolari virate della Pattuglia acrobatica nazionale, con le scie colorate davanti alla Tofana, hanno entusiasmato gli appassionati, saliti sino lassù per assistere alle varie fasi delle manovre, anche se quest’anno le disposizioni sanitarie di contenimento della pandemia hanno limitato di molto gli spostamenti del pubblico e gli assembramenti. Con il generale Pietro Serino, capo di stato maggiore dell’Esercito, e il generale Claudio Berto, comandante delle Truppe Alpine, numerose autorità hanno assistito alle dimostrazioni di tecnica alpinistica; agli interventi di soccorso, con il recupero di infortunati in parete, usando varie metodologie, con le corde o con gli elicotteri; infine hanno seguito l’atto tattico, la simulazione di un combattimento, che ha visto impegnati uomini a terra e sulle rocce, elicotteri e aerei da guerra. 

A coordinare questa complessa attività, nel ruolo di Joint terminal attack controller, una figura formata anche in Italia, negli ultimi anni, c’era il primo caporal maggiore Martina Marchionna, una ragazza di Bari, prima donna in Italia a rivestire questo ruolo. «La figura del Jtac è di riferimento per i comandanti, perché richiedere l’intervento degli assetti aerei è importate per lo sviluppo della manovra». Martina ha acquisito questa qualifica al termine di un lungo e impegnativo percorso: «Ci sono vari corsi da affrontare e superare. Il primo è la lingua inglese, perché con l’Aeronautica è indispensabile. Poi ci sono corsi diversi, che dipendono dall’appartenenza a una o l’altra forza armata: per l’Esercito convenzionale c’è la scuola di targeting a Bracciamo; poi un corso a Perugia; infine tredici settimane alla scuola di aerocooperazione a Guidonia. E’ un percorso lungo, impegnativo, suddiviso in varie fasi, ma è molto interessante». 

Sulla sua scelta di vita, che l’ha portata ad essere la prima donna dell’Esercito italiano a rivestire questo ruolo, Martina commenta: «E’ indipendente dall’essere uomo o donna. Nelle Forze armate la maggior parte dei corsi è aperta a tutti. Essere la prima donna Jtac dell’Esercito è forse soltanto un caso». La direzione delle operazioni nell’atto tattico è stata affidata al colonnello Stefano Fregona, comandante del VII Reggimento Alpini di Belluno. Nella seconda fase dell’esercitazione, dopo i saggi di arrampicata, gli Alpini hanno dato prova della pratica di soccorso in parete. Tutto il personale del corpo è abilitato alle tecniche di primo soccorso. Chi si specializza ha poi modo di collaborare con il Cnsas civile, con un protocollo dello scorso 5 marzo; nella nostra provincia gli Alpini si raccordano con il Suem 118; lo stesso accade in Alto Adige. 

Fra tutte le attività svolte è stato fatto anche il disgaggio di alcune pareti delle Cinque Torri, la pulizia dei sassi pericolanti, che sono stati rimossi: «E’ stato fatto a vantaggio di chi frequenta questa zona – ha spiegato il tenente colonnello Mario Bisica, responsabile della comunicazione del comando Truppe alpine di Bolzano – perché la montagna è il nostro ambiente e lo vogliamo vivere al meglio».
 

Ultimo aggiornamento: 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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