Maltempo nel Bellunese, tetti divelti e allagamenti, serate da incubo in Agordino e ad Auronzo

Giovedì 8 Luglio 2021 di Redazione Web
Pompieri sul tetto del rifugio del monte Agudo mettono in sicurezza la lamiera divelta dal vento

Il maltempo sferza il Bellunese per 48 ore: stasera, 8 luglio, forti piogge che hanno provocato allagamenti soprattutto nel Feltrino, ma anche nel Cortinese.

E paura l’altra notte  - 7 luglio - nei villaggi di Fernazza e Pezzè, frazioni di Alleghe investite da una tromba d’aria durante un forte temporale con pioggia persistente e battente e fortissime raffiche di vento che hanno fatto temere il peggio anche a causa della fragilità del terreno e del bosco dopo “Vaia”. I maggiori danni causati dal vento si sono registrati nel villaggio di Fernazza dove una falda del tetto di una abitazione è stata divelta e catapultata sulla casa adiacente. In quel momento la casa scoperchiata era disabitata, mentre in quella colpita dai detriti c’erano persone. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Agordo che hanno messo in sicurezza la zona e le due abitazioni e poi hanno steso teli per riparare l’interno della casa. Lungo la strada comunale che porta alla frazione di Pezzè già alle cinque del mattino erano all’opera gli operai comunali per liberarla da ramaglie e piccoli alberi che si erano abbattuti durante il forte temporale e avevano invaso la carreggiata.

Altre piante sono cadute lungo la strada che porta a Fernazza che è stata comunque prontamente liberata. Appena è stato possibile raggiungere il villaggio di Fernazza, il sindaco di Alleghe Danilo De Toni ha voluto rendersi conto dell’accaduto effettuando di persona un sopralluogo. «In questo villaggio non abita nessuno stabilmente ma sono solo abitazioni utilizzate per le vacanze -ha detto- Si è intervenuti per mettere in sicurezza la zona, ma anche per mettere al riparo dagli agenti atmosferici l’abitazione danneggiata». 

QUI CORTINA
Ci sono stati tanti disagi e qualche danno anche a Cortina, causati dall’inclemenza del maltempo, soprattutto per le forti raffiche di vento che si sono registrate nella serata di mercoledì. Le improvvise e violente folate hanno divelto gazebo e ombrelloni, posizionati davanti ad alcuni esercizi commerciali del centro e in valle, per tenere al riparo dalla pioggia i tavolini e le sedie per gli avventori. Hanno postato sui social alcuni immagini dei danni, riportati dai loro esercizi, i titolari del bar Sport, in piazza; del ristorante alla malga Pezié de Parù, sulla strada del passo Giau, oltre Pocol; del noleggio di biciclette di Jgor Scappin, alla stazione di partenza della funivia del Faloria. A Pocol sono finite in mezzo alla strada comunale, che porta al sacrario militare, le assi di legno che erano poste a chiusura e protezione del cantiere edile, per la ricostruzione del vecchio albergo Tofana, ferma da anni. Sono stati strappati rami e fronde da diversi alberi, ma senza creare situazioni di pericolo. Ieri pomeriggio c’è stato un nuovo episodio di maltempo, con pioggia costante e più abbondante rispetto a mercoledì, ma senza le raffiche di vento, anomale per la violenza, che c’erano state il giorno precedente.


QUI AURONZO
Non si è salvata neppure Auronzo dove il vento ha accartocciato il tetto del Rifugio Monte Agudo, circa 30 metri quadri nella parte rivolta verso l’arrivo della seggiovia che sale da Malon Basso. Di proprietà del Comune di Auronzo, il rifugio, posto a 1573 metri di quota, è gestito da Vincenzo Menetti: «Non era previsto quel vento, è stata una cosa improvvisa. È stato un fulmine a ciel sereno. C’erano un vento e una pioggia da paura. Bravissimi i pompieri che hanno raddrizzato le lamiere e inchiodate con delle tavole provvisoriamente. Ora aspettiamo il lattoniere per un intervento risolutivo e capire il danno. Restiamo comunque aperti. L’importante è che nessuno si sia fatto male, il resto si ripara». Dunque anche nella Val d’Ansiei un furioso ed improvviso temporale scoppiato verso le 23,30 ha destato preoccupazione. Soprattutto per il forte vento con raffiche che hanno toccato oltre gli 80 chilometri l’ora, tanto da far temere una replica di Vaia del 2018. Notte in piedi per controlli sia da parte dei vigili del fuoco, sia del personale di Veneto Strade.


LE PREVISIONI
La Regione ha emesso un nuovo avviso di criticità idrogeologica con stato di pre-allarme fino alla mezzanotte di oggi. Le previsioni indicano marcata instabilità con rovesci e temporali sparsi su zone montane/pedemontane con locali fenomeni intensi: forti rovesci, forti raffiche di vento e locali grandinate anche forti e quantitativi di pioggia localmente consistenti. I primi assaggi si sono avuti nel pomeriggio-sera di ieri, quando la Regione segnalava “il possibile perdurare di effetti al suolo nelle prime ore di venerdì 9 luglio successivamente all’esaurimento del fenomeno temporalesco in atto”. Possibili fenomeni franosi superficiali sui versanti e colate rapide specie nelle zone di allertamento dei bacini idrografici di Alto Piave, Piave Pedemontano. Visti i fenomeni meteorologici previsti, la criticità idrogeologica attesa è riferita allo scenario per temporali forti. 

Ultimo aggiornamento: 22:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci