Retromarcia di Anas sulle varianti di Cortina: pronte soltanto nel 2024

Giovedì 18 Febbraio 2021 di Andrea Zambenedetti
Il rendering della variante di Tai di Cadore

«La conclusione dei lavori delle varianti - ha messo nero su bianco Anas ieri pomeriggio - secondo le stime programmate e da contratto, è prevista per il 2024. Anas si è posta l’obiettivo sfidante di anticipare la conclusione dei lavori, e di giungere prima al risultato». Il sogno di vedere realizzate le opere nel 2022, o ad inizio 2023, è durato meno dei campionati del Mondo che sono ancora in corso a Cortina. La data di termine lavori è dunque ritornata quella già fissata lo scorso maggio. Svanito l’ottimismo della vigilia del campionato del mondo.
PASSO INDIETRO
Per spiegare il balletto di date è necessario riportare il calendario al 6 febbraio, 12 giorni fa. Per il 2022 ci saranno le varianti? Chiedono i giornalisti: «Nei nostri programmi c’è quella data. Però lei lo sa: il fato, le frane, gli imprevisti. Io temo che ci sia qualche ricaduta, se ci sarà qualche coda faremo di tutto e di più per terminare nei primi mesi del 2023. L’obiettivo è quello». A rispondere Claudio Andrea Gemme, numero uno di Anas e commissario per le opere viarie dei Mondiali di Cortina 2021.
DATA SIMBOLO
Gemme e il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina erano nel palazzo del consiglio comunale. La previsione pronunciata in quella data si è già infranta. Dieci giorni dopo l’annuncio Anas conferma, infatti, che le quattro varianti hanno una nuova data di scadenza: il 2024. Che poi a ben guardare è la vecchia data, quella che viene indicata dallo scorso mese di maggio. Un anno in più o uno in meno per le varianti, finanziate nel 2017, ormai passa quasi inosservato.
RASSEGNAZIONE
«Ogni volta che parlo di date vengo smentito - mette subito in chiaro il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina - per questa ragione lascio che siano altri a parlarne. Io mi sono sempre fidato ma le cose sono andate in modo diverso e quindi non do date, mi auguro che tra questo e il prossimo anno partano i lavori. Quando vedremo gli operai con il badile stapperemo una bottiglia. Il balletto di previsioni indica che un anno per questo genere di opere, che vengono bloccate due anni dal ministero dell’ambiente per la Valutazione di impatto ambientale (Via), è un non tempo».
LA SOSTANZA
Ma a che punto sono le quattro varianti che devono risolvere gli ingorghi della 51 di Alemagna tra Tai di Cadore, Valle, San Vito e Cortina? Quella di Valle di Cadore ha ottenuto il via libera dalla commissione Via lo scorso 22 luglio, le altre tre hanno avuto il timbro soltanto il 2 settembre. La scorsa primavera lo stesso Gemme aveva previsto la conclusione della progettazione esecutiva entro il primo trimestre del 2021, per poi avviare le relative gare di appalto. «Le opere, di particolare complessità - aveva spiegato - in quanto si sviluppano in buona parte in galleria, prevedono un investimento di circa 142,7 milioni di euro e una durata complessiva di circa 36 mesi» fissando già in quella data il calendario al 2024.
IL NODO GARE
Ora, in attesa del termine della progettazione esecutiva, si inizia a pensare alle gare che devono avere evidenza europea.

Un passaggio delicatissimo visto il rischio di ricorsi al tribunale da parte dei ricorrenti esclusi. Una variabile che potrebbe incidere pesantemente sulle previsioni. Ma non basta perché sulla variante di San Vito pende anche un ricorso al Tribunale superiore delle Acque promosso dal comitato locale. Se ne parlerà in tribunale a Maggio. Solo dopo arriveranno le carriole, le ruspe e gli operai. A quel punto dovranno però essere avviati anche i cantieri per la circonvallazione di Cortina e quella di Longarone, altrimenti non c’è speranza di avere le circonvallazioni per le Olimpiadi. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci