BELLUNO - Scritte oscene, bottiglie di liquore e di birra, cartacce, i residui del kebab, mozziconi di sigarette, tovaglioli sporchi e l’opera di Franco Fiabane imbrattata. La Galleria Cavour, quella di fronte alle scuole Ricci e al Liceo Tiziano, versa nel pieno del degrado. Lo denuncia Michele Sacchet, titolare dell’agenzia immobiliare Re/Max Casamia di via Cavour. «Sono anni che frequento il centro, già 5 anni fa avevo avuto delle brutte esperienze – racconta –. Qualcuno aveva imbrattato la mia vetrina e nel giro di poco tempo avevo messo una taglia e i loro amici mi fecero avere i nominativi. Non è il solo caso, purtroppo». Sacchet non ha dubbi: «Si parla di ragazzi incivili e maleducati e vorrei proprio vedere come lasciano casa loro. Nel caso della galleria Cavour parliamo di ragazzini che vanno a mangiare al kebab vicino e si fermano lì e non hanno la benché minimo senso dell’educazione».
Danneggiata l'opera d'arte, i video delle telecamere
Si riuscirà a capire chi ha danneggiato l’opera d’arte di Fiabane e chi ha insozzato la panchina che vi giace sotto? «Ci sono telecamere, ma è semplice anche mettersi ala penombra. Ipotizzo che sia anche un luogo di spaccio, almeno in passato», sottolinea Sacchet. Una cosa è certa: danneggiamenti ce ne sno stati anche nel recente passato, il titolare della Re-Max fa sapere infatti di aver interessato la Polizia locale per segnalare che tre plafoniere di ceramica erano state rotte. In quel caso le telecamere sono servite, pare infatti che gli autori siano stati individuati. Non si sa, però, se la giustizia abbia fatto il so corso, trattandosi di minorenni. «Siamo di fronte ad un problema di educazione – prosegue Michele Sacchet -, di civiltà. Già lo scorso anno, attraverso strumenti speciali l’amministratrice del condominio sveva fatto ripulire le sul scritte marmo, ma non si possono spendere denari per la maleducazione che rimane poi impunita. Ripeto, la soluzione sarebbe chiudere la galleria almeno la sera, con un bel cancello».
La testimone
Purtroppo la situazione si è già riproposta in via Sottocastello, ma anche al parco di Lambioi: «ho visto coi miei occhi di ragazzini che urinavano all’intero dei barbecue di sera. E qui parliamo di “bande” di ragazzini che vanno in giro con bicchiere di cristallo. E nessuno può dirgli niente, d’altra parte i vigili oltre alle 10 non lavorano, anche perché essendo disarmati dovrebbe essere accompagnati dalle forze dell’ordine. Peccato per questa situazione – va a concludere Sacchet -. Anche perché c’è chi difende questa “libertà”, e mi riferisco a persone specifiche che alle ultime amministrative sostenevano uno dei candidati».