Notte di vandalismi all'ex Manifattura: "E non ci sono telecamere"

Domenica 6 Settembre 2020 di Giovanni Santin
Le panchine divelte a Feltre durante una notte di vandalismi in più punti della città
FELTRE - Indisturbati, in pieno centro, hanno messo sottosopra panchine in cemento, hanno divelto la cartellonistica presente buttandola nel torrente lì vicino; e hanno fatto altrettanto con i cestini dei rifiuti. La zona presa di mira è quella delle ex manifattura a Feltre. E le foto documentano quanto avvenuto nella notte fra venerdì e sabato. La razzia e gli atti vandalici sono stati resi pubblici da alcuni cittadini e anche da Alberto Vettoretto, consigliere comunale all’opposizione, che hanno postato le foto di quanto accaduto sul proprio profilo Facebook. Lapidario, e allo stesso tempo ironico, il commento di Vettoretto: «I “fenomeni” della notte hanno colpito ancora... Mai una volta una gara di intelligenza». Ma poi al telefono argomenta la propria posizione in maniera più articolata: «Questa è solo una delle tante situazioni di degrado che si verificano in città – dice il consigliere di minoranza – come accade per esempio in largo Castadi con la ripetuta comparsa di scritte sui muri. Chi sono? Non lo sappiamo, naturalmente. Posso solo dire che si tratta di balordi». Balordi di cui, continua Vettoretto, la città di Feltre è ostaggio: «Purtroppo contro questa imbecillità servono sono le maniere forti. Cioè un intervento forte. Che è possibile solo se si individuano e – argomenta ancora il consigliere – ciò è possibile solo installando delle telecamere». Le stesse invocate a gran voce anche da altri utenti del social che hanno letto quanto scritto dal consigliere comunale. Ed è proprio questo il punto secondo il consigliere di minoranza: «I ragazzi evidentemente sono a conoscenza che quella zona non è coperta da telecamere e quindi essi stessi agiscono senza problemi». Poi il dito puntato contro l’amministrazione comunale: «Noi lo abbiamo detto più volte, ma fino a quando la maggioranza che governa Feltre non decide di intervenire e di preservare la sicurezza dei cittadini e del bene pubblico installando delle telecamere, io temo che da questa situazione non se ne esca. Qui, in questa zona, i ragazzi sanno di poter agire indisturbati perché non c’è un passaggio di macchine che li possa allertare, perché il tratto di strada è vicino al corso d’acqua e si sentono al sicuro». Vettoretto spiega anche perché parla al plurale: «Basta osservare le foto: questo non è il risultato dell’azione di un singolo, ma di un gruppo, cosa ancora più avvilente. Purtroppo queste persone non possiamo cambiarle, ma riusciremo a raggiungere qualche obiettivo solo grazie all’installazione delle telecamere; che non possono, evidentemente, coprire tutto il territorio comunale; ma almeno una parte sì». Infine un’ultima considerazione: «Fino a quando l’amministrazione comunale non interverrà per fermare questo scempio, la città di Feltre sarà costretta a esibire questo biglietto da visita ai turisti. E a far sopportare questi fatti ai cittadini».
 
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