VAL DI ZOLDO Il neo papà, Emiliano Lazzaris residente in Val di Zoldo continua la sua battaglia per avere un servizio pediatrico più stabile in Valle. Dopo aver promosso ad inizio anno, una raccolta firme, esasperato dalla situazione sanitaria pediatrica e alla problematica vaccinale in Val di Zoldo, la sola presenza di un pediatra un giorno alla settimana di sole due ore per una Valle che dista un’ora di auto da un ospedale risulta davvero inaccettabile, come sostiene Lazzaris. Un problema che si è acuito in questo ultimo periodo con i disagi della strada interrotta e l’incendio che obbligava un tragitto più lungo per Cibiana con bambini piccoli malati a bordo.
LE RAGIONI
Il neo papà Emiliano Lazzaris sottolinea: «Visto che la struttura c’è per altre località come Alpago e Longarone non vedo perché non possa esserci anche a Zoldo». E racconta l’ennesimo sfregio per i genitori zoldani, avvenuto nelle scorse settimane. «A fine aprile - racconta Lazzaris - arriva dalla pediatra abbiamo ricevuto un messaggio tramite Whatsapp che dice così: dal giorno 29/4 per tre settimane sarò sostituita da un altro medico e l’ambulatorio avrà frequenza giornaliera a Belluno in Alpago e Longarone». Un atteggiamento che ha urtato la sensibilità di molti neo genitori, in una valle che viene giudicata dai residenti abbandonata e dimenticata. Un luogo che però, in barba al trend del continuo spopolamento, conta molti bambini in età pediatrica e meriterebbe una presenza stabile del sevizio. Molti genitori e mamme indignate hanno rinunciato al servizio pediatrico rivolgendosi al medico di base per ovviare alle continue difficoltà. Deluso Emiliano afferma: «Da quello che ho capito non hanno nessun interesse a venire in Zoldo, ho fatto presente che ora i bambini non mancano e che abbiamo una sede, la risposta è stata il silenzio».
LE FIRME
L’ambulatorio pediatrico è di fronte al Comune, una struttura nuova e adeguata. La petizione che richiede il servizio pediatrico stabile ha avuto un grande successo: in 2-3 giorni sono tate raccolte 260 firme dei genitori. Adesso sono state consegnate al sindaco che le ha portate a chi di dovere. Al momento la situazione è ancora di emergenza: negli ultimi giorni c’è una pediatra un solo giorno, il giovedì, 2 ore per tutti i bambini che ci sono in valle. Lazzaris conclude con una riflessione: «Perché dobbiamo fare giri immensi e spostare 5-6-7 macchine per andare a Longarone, con i problemi di viabilità che ci sono e con conseguente inquinamento quando invece una semplice Panda potrebbe venire su e fare i vaccini ai bambini?».