Val di Zoldo, masso mette a rischio la sicurezza della strada provinciale 251

Lunedì 30 Maggio 2022 di Giovanni Santin
Il masso incombe ancora sulla 251: pressing per la messa in sicurezza

VAL DI ZOLDO - Programmato da tempo, mercoledì scorso il sindaco di Val di Zoldo Camillo De Pellegrin ha avuto un incontro con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e la sua vice ed assessore Elisa De Berti. Sul tavolo, naturalmente, la strada provinciale 251 della Val di Zoldo e Val Cellina e la situazione che, dopo il lungo doppio incendio dello scorso marzo, si è creata lungo l’arteria di più veloce e facile collegamento della valle con Longarone ed il capoluogo.

LO SPIRAGLIO

«In questa fase mi interessava capire quale sia la posizione della Regione sul destino della provinciale – ricorda De Pellegrin – che passerà sotto le competenze di Anas, cioè diventerà statale. E posso dire che l’esito dell’incontro è stato positivo». Una sensazione che il primo cittadino fa poggiare su alcune considerazioni. «Innanzitutto nel corso dell’incontro della scorsa settimana ho capito che la questione della strada e la penalizzazione della nostra valle sono ben conosciute e presenti sia a Zaia sia all’assessore - prosegue il sindaco -. Credo che in questo abbia avuto un ruolo importante anche la visibilità che la stampa ha dato ai disagi che la lunga chiusura ha comportato e che la situazione attuale tuttora comporta. Le cose erano note anche prima, ma ora la drammaticità ha un contorno schiacciante, visto il clamore che essa ha avuto».

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IL PASSAGGIO AD ANAS

Poi De Pellegrin argomenta: «Tuttavia, essendo oggi la strada ancora di competenza provinciale, non ci può essere un intervento diretto da parte della Regione se non quello di fare pressione con Anas per arrivare al passaggio di competenze, cioè da Provincia allo stesso Anas. Da parte mia ho la sensazione che la Regione possa e sia disponibile a spingere perché questo avvenga il prima possibile e perché Anas possa comunque intervenire, pur essendo ancora la strada provinciale, quindi anche al di fuori delle proprie competenze strette. Insomma: la Regione lavora per comporre il quadro delle diverse competenze che in questo momento ancora ruotano attorno alla 251».

LE RISORSE

Arrivano buone notizie anche dalla articolazione provinciale di Veneto Strade. «La Provincia – riferisce sempre il sindaco – ha dato indicazioni alla stessa Veneto Strade di utilizzare parte delle risorse del Piano strategico proprio per il tratto di strada incriminato». Quello cioè compreso fra Soffranco e Igne, dove il bosco è bruciato per molti giorni indebolendo la montagna. Non si tratta, è bene precisarlo, dell’intera somma che le opere necessarie assorbiranno, ma è comunque un passo avanti importante. In questo senso, e sempre da Veneto Strade, De Pellegrin ha avuto rassicurazioni anche che si sta mettendo a punto la progettualità per la messa in sicurezza della provinciale 251: interventi per un importo di 15-20 milioni di euro che dovrebbero essere realizzati nel breve e medio periodo; in questo momento tuttavia nessuno sa essere più preciso circa i tempi di apertura dei cantieri, ma si parla vagamente solo di “prossimi mesi”.

I LUNGHI DIVIETI

Interventi tesi quindi a garantire il transito lungo la 251 anche alle moto e alle biciclette, due mezzi ai quali il passaggio è invece tuttora impedito. Va infatti ricordato che, contestualmente alla riapertura della strada, Veneto Strade aveva anche vietato il passaggio di motocicli e velocipedi e che da allora, sempre cioè dall’11 aprile, la strada stessa è soggetta a chiusura nel caso che piogge particolarmente abbondanti mettano in dubbio la stabilità del masso di 800 tonnellate che incombe sulla strada. Un masso che – così era stato detto all’inizio di aprile – sarebbe stato fatto brillare entro 30-40 giorni dal momento della riapertura della strada. Quindi la tempistica indicata allora è già superata. Infine, e questa sì è una buonissima notizia, la Provincia ha fatto sapere che è stata aggiudicata la gara per i lavori della frana caduta in località Solganot, fra Pontesei e Mezzocanale, sempre lungo la stessa strada, ancora nel dicembre 2020. 

Ultimo aggiornamento: 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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