Pansa choc: dopo il Vajont nel postribolo le prostitute costrette agli "straordinari"

Sabato 11 Marzo 2017 di ​ Marco D'Incà
Giampaolo Pansa
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LONGARONE - Rivelazioni choc sul dopo Vajont nell'ultimo libro di libro di Giampaolo Pansa: L'Italia non c'è più. Come eravamo, come siamo (Rizzoli editore). Il noto giornalista e saggista ha riavvolto il nastro della memoria, andando a svelare spaccati di vita inediti di quel drammatico periodo. Pansa ha voluto raccontare il Vajont dal lato della sessualità. «All'orrore - si legge in un frammento del testo - subentra la frenesia di provare a se stessi di essere ancora in vita. E la frenesia genera il primo dei desideri: il sesso». E ancora: «Le poche prostitute di Belluno non potevano certo soddisfare tutti i clienti. Le squillo facevano gli straordinari». Inutile evidenziare come queste parole abbiano provocato delle particolari reazioni, soprattutto fra chi è rimasto coinvolto dalla catastrofe di oltre 50 anni fa. Come la presidente del Comitato Sopravvissuti, Micaela Coletti: «La realtà è che, purtroppo, quella del Vajont è l'unica tragedia in cui tutti si sentono in dovere di dire qualsiasi cosa. Spesso a sproposito. Tutti, tranne chi ha vissuto sulla propria pelle la sciagura. Rimango esterrefatta: non pensavo si potesse raggiungere un così basso livello». o, una delle sue prime esperienze da giornalista - conclude Padrin -. Il Vajont lo ha colpito molto. Ecco perché, prima di esprimere giudizi definitivi, vorrei comprendere meglio»...
 
 
Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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