Vajont, la maglia del Longarone sulla tomba di De Cesero, calciatore morto nella strage

Lunedì 4 Ottobre 2021 di Giovanni Santin
La deposizione della maglia del Longarone davanti alla tomba di Giorgio De Cesero

LONGARONE Come da tradizione, è stato il cimitero monumentale di Fortogna il teatro della giornata del superstite organizzata ieri mattina dall’associazione “Vajont - il futuro della memoria” all’interno del nutrito programma di celebrazioni del 58esimo anniversario del Vajont. Tre i momenti in cui è stata scandita la giornata: la deposizione della corona in memoria delle vittime, a seguire la celebrazione della messa, celebrata da don Augusto Antoniol, parroco di Longarone; e infine il ricordo particolare di una vittima. La cerimonia di quest’anno ha infatti voluto ricordare in maniera speciale Giorgio De Cesero, allora diciottenne giocatore del Longarone calcio, morto nella tragedia.

Da alcuni anni, infatti, l’associazione che cura la giornata del superstite ha cominciato a ricordare ad uno ad uno i sei calciatori morti nella notte del Vajont. E quest’anno è toccato proprio al giovanissimo De Cesero.

L'INCONTRO Ieri dunque, una delegazione composta fra l’altro dal sindaco Roberto Padrin, dal presidente dell’associazione Renato Migotti, dal presidente dei Bellunesi nel Mondo Oscar De Bona e da alcuni calciatori di allora, dopo aver deposto sulla tomba dello sportivo la maglia attuale del Longarone con il numero 11 e il nome De Cesero, ha anche osservato un minuto di silenzio. Una cerimonia semplice che vivrà un’ulteriore appendice a Roncade, in provincia di Treviso, sabato 9 ottobre, anniversario dei fatti del 1963. Infatti qualche mese prima del 9 ottobre di 58 anni fa, la squadra del Roncade e quella di San Biagio di Callalta affrontarono proprio il Longarone in due diverse partite del torneo di Prima Categoria a cui tutte e tre erano iscritte. E alcuni anni or sono le due società trevisane hanno voluto riallacciare quel legame nato allora e che da qualche tempo è tornato a pulsare. «Anch’io sono molto legato a questa relazione che si è stabilita con Roncade e San Biagio di Callalta» conferma il sindaco Padrin. Al punto che sabato prossimo, per la prima volta, non sarà a Longarone, ma proprio a Roncade. Tuttavia alle 22,39 del prossimo 9 ottobre Longarone e Roncade saranno collegate via Facebook nel momento in cui, con i propri rintocchi, la campana della chiesa del Michelucci segnerà l’ora esatta in cui Longarone venne spazzata via.

IL PROGRAMMA Questo il programma che si svolgerà a Roncade e verrà trasmesso via YouTube e Facebook oltre che dall’emittente Antenna 3: alle 20,30 avvio della serata commemorativa nella chiesa antica di San Cipriano dal titolo: “Comuni di Longarone, Roncade, San Biagio di Callalta: per non dimenticare”. Alla presenza dei tre sindaci, fra i momenti importanti è prevista anche la rievocazione delle partite fra le due squadre trevisane e il Longarone e un ricordo dei momenti che stanno segnando l’amicizia nata fra le tre comunità protagoniste. Alla serata di sabato prossimo a Roncade sarà presente anche Renzo Martinelli, regista del film “Vajont, la diga del disonore” che è del 2001 e quindi compie vent’anni. Ieri intanto, in occasione della cerimonia al cimitero di Fortogna, Renato Migotti, presidente dell’associazione “Vajont - il futuro della memoria”, ha rivolto un appello perché possa aumentare il numero di volontari che aderiscono al sodalizio. L’impegno che essi si sono assunti di aprire ai visitatori il portale del cimitero monumentale sta diventando infatti sempre più arduo, perché il loro numero è ridotto. Attualmente il cimitero è aperto dai volontari dal mese di aprile sino al giorno 2 novembre, commemorazione dei defunti, per tutti i fine settimana, mentre è sempre aperto nelle giornate di agosto. La giornata di ieri è stata anche l’occasione per ricordare il successo della Pedonata della memoria, organizzata domenica scorsa sempre dalla associazione di cui è presidente Migotti. Fra i progetti a breve termine il sodalizio, in collaborazione con il Comune di Longarone, il sodalizio ha anche intenzione di restaurare il capitello di Sant’Antoni di Codissago.

Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 14:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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