Bambini nei cantieri della tempesta "Vaia": la festa degli alberi senza sorrisi

Sabato 8 Giugno 2019 di Raffaella Gabrieli
A lezione di natura tra gli schianti in Agordino
Festa degli alberi con variazione sul tema. E’ successo a Livinallongo dove il tradizionale momento conviviale di fine anno scolastico si è trasformato in un’occasione di riflessione, per i bambini, su quanto accaduto il 29 ottobre scorso e su quali ne siano state le conseguenze. Per i boschi, martoriati. Ma anche per le persone, profondamente segnate dalla paura del vento e dell’acqua.
DAL COMUNE
«Bellissima giornata con i ragazzi delle scuole di Livinallongo dedicata alla gestione forestale dopo la devastazione di Vaia che a Fodom ha raso al suolo 600 ettari di bosco, 130mila metri cubi di legname», spiega il sindaco Leandro Grones. Una mattinata di formazione iniziata di buon’ora nel corso della quale gli scolari hanno potuto vedere da vicino come un potentissimo harvester (o processore forestale) afferra, sposta e seziona gli alberi schiantati.  Ma anche come i tronchi vengono trasportati e accatastati in attesa di essere caricati sui camion diretti verso le grandi segherie austriache o nei container per Venezia per essere poi spediti via mare fino in Cina. Alcuni ragazzi hanno perfino provato l’ebrezza di fare un “giretto” seduti in cabina e osservare la complessità dei comandi che muovono questi mezzi forestali mai visti prima a Livinallongo.
LE CONSIDERAZIONI
Le scolaresche si sono recate quindi al campo di calcio di Cernadoi. «Qui - sottolinea il sindaco - si è tenuto un momento di riflessione su ciò che Vaia ha causato a Fodom, su cosa ora si sta facendo, su come si interverrà, su quanto sia fondamentale il contributo di tutti per ripulire e ripristinare il nostro territorio, ma anche sull’importanza che il bosco costituisce per la nostra comunità e più in generale per la ricchissima biodiversità che ci circonda e che dev’essere sempre, anche con le piccole attenzioni quotidiane, rispettata e conservata. Ricca di significati la lettura di alcune lettere scritte dei ragazzi della scuola media sul vento di quella terribile notte di ottobre e sul bosco profondamente ferito. Ma pure di ringraziamento per tutte le persone che fin dall’alba del 30 ottobre si sono rimboccate le maniche per aiutare chi aveva bisogno e che tutt’ora contribuiscono a risollevare il territorio”.
Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 12:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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