Il vaccino si prenota dai carabinieri: «Anche porta a porta per aiutare gli anziani»

Venerdì 9 Aprile 2021 di Federica Fant
I carabinieri pronti ad aiutare gli anziani nella prenotazione del vaccino

BELLUNO - Nuovi alleati alla campagna vaccinale contro il Covid-19: i carabinieri ancora più vicini ai bisogni delle persone. Parte dal comando provinciale di Belluno, unico in Italia per il momento, l’iniziativa di affiancare i più anziani, i più isolati e soli del vasto territorio provinciale, per sostenerli e accompagnarli nella prenotazione della dose del vaccino. L’aiuto dei carabinieri, consisterà nel mettere a disposizione tempo e tecnologia a favore di coloro che faticano ad arrangiarsi per prenotare, on line, l’appuntamento per l’inoculazione del vaccino.
COME FARE
Gli ultra 80enni potranno chiamare una delle 25 stazioni dell’Arma e scegliere se recarvisi di persona o se chiedere che i militari passino a casa. L’obiettivo è permettere di coprire la più alta fetta possibile di coloro che sono potenzialmente più a rischio di altri nel contrarre il virus. A presentare l’iniziativa, ieri mattina, il comandante provinciale Francesco Rastelli e il direttore dell’Azienda sanitaria Dolomiti, Maria Grazia Carraro. L’iniziativa si chiama “Un click di solidarietà”. Il tenente colonnello Rastelli ha esordito facendo notare come l’idea sia nata a seguito di alcune richieste di informazioni sulla vaccinazione giunte ai carabinieri da parte di cittadini anziani e dalla constatazione che in provincia gli ultrasettantenni sono oltre 40 mila, che molti di loro non hanno dimestichezza con gli strumenti informatici e vivono in frazioni isolate di montagna.
SERVIZIO PORTA A PORTA
«Nei casi più critici proponiamo il servizio di porta a porta – ha aggiunto il comandante -, sappiamo che il 20% degli ultraottantenni mancano all’appello della vaccinazione, intendiamo affiancarli». Servizio, vicinanza solidarietà e disponibilità. Da parte sua il direttore generale della Uls, Carraro li ha ringraziati sentitamente per la loro disponibilità a realizzare «questa lodevole iniziativa perché la loro presenza rassicura e aiuta chi è in difficoltà e il loro impegno consentirà di raggiungere chi ancora non è stato messo in sicurezza». Il Dg ha ricordato che al momento è stato vaccinato circa il 74% degli over 80 della provincia di Belluno e «che entro domenica 11 la percentuale dovrebbe salire all’83-84%».
GLI APPREZZAMENTI
Carraro ha sottolineato che ci sarebbe bisogno di più dosi per poter procedere con le duemila iniezioni al giorno che l’Uls è in grado di assicurare, mentre al momento, vista la scarsa disponibilità, ci si deve limitare a vaccinare gli over 80 e le persone vulnerabili.

Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso parole di stima nei confronti dell’Arma: «I Carabinieri confermano una volta di più la loro vocazione ad essere sempre al fianco dei cittadini nelle difficoltà. Nelle zone disagiate delle nostre ‘terre alte’, infatti, anche accedere tramite web alla prenotazione della vaccinazione può non essere semplice. L’Arma e la Sanità veneta condividono il valore del servizio al prossimo, dell’efficienza, della professionalità e della solidarietà». «Questa iniziativa - ha dichiarato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà - permetterà di aiutare i nostri anziani e le persone in maggiore difficoltà, agevolandoli nella prenotazione del vaccino e renderà ancora più efficace l’attività di immunizzazione nella provincia di Belluno. Il mio ringraziamento va anche al personale sanitario impegnato nelle operazioni di vaccinazione sul nostro territorio: tutte le azioni di sinergia messe in campo, ci consentiranno di vincere la battaglia con il Covid e di ritornare alla normalità».

Ultimo aggiornamento: 12:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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