Vaccini: scatta lo stop ai furbetti e agli accompagnatori

Lunedì 12 Aprile 2021 di Davide Piol
Le code per il vaccino all'ospedale di Belluno

BELLUNO - «C’è qualche accompagnatore che chiede di essere vaccinato ma siccome abbiamo le dosi contate mi hanno detto di dire di no». A spiegarlo, sotto la pioggia, è uno dei volontari che smista le auto in fila ai drive-in vaccini. Il suo compito è quello di capire se le persone si trovano nel posto giusto e se hanno portato i documenti necessari (come l’anamnesi già compilata). Con poche parole lascia intendere che, ora, le regole sono cambiate. Dopo le dichiarazioni del premier Draghi, la tolleranza verso i cosiddetti “furbetti” è pari a zero. E, viste le attuali forniture di vaccini, lo stesso trattamento è riservato ai care-giver e a coloro che cercano di intrufolarsi nella lista dicendo: «Ormai che sono qui, fatelo anche a me». Sulla scaletta delle priorità, in ambito vaccini, c’è una sola voce: ultra ottantenni. L’indicazione del governo è di completare questa categoria e, soltanto dopo, di pensare agli altri. «Con che coscienza un giovane, o uno che non è compreso nelle prenotazioni, salta la lista e si fa vaccinare?» ha chiesto, venerdì scorso, il presidente del Consiglio Draghi.
LA SCALETTA
Perciò si continua vaccinare, compatibilmente alle forniture, ma le dosi sono riservate agli anziani. Ieri, in provincia, erano attesi quelli con lettera che il 5 e il 6 aprile erano stati mandati a casa per carenza di vaccino Pfizer. Se ne sono presentati circa mille, a cui vanno aggiunte 200 seconde dosi ad Agordo. A Belluno, è capitato che alcuni anziani arrivassero fino al tendone senza aver compilato l’anamnesi. In quel caso, per non bloccare la fila, hanno parcheggiato l’auto qualche metro più avanti, inserito i dati e aspettato l’infermiere con il vaccino. Il volontario che gestiva gli accessi ha raccontato che «non è arrivato nessuna persona extra appuntamento» e che ogni tanto «si verificano delle pause ma è normale, abbiamo due linee e smaltiamo la fila molto in fretta». Con la giornata di ieri l’azienda sanitaria dovrebbe aver smaltito tutti gli appuntamenti fissati con lettera. Belluno si sta avvicinando alle 60mila dosi di vaccino anti-covid somministrate dall’inizio della campagna vaccinale. Sabato ha raggiunto quota 58.987 dosi e, con quelle di ieri, è arrivata a coprire (con almeno una dose) l’85% degli ultra ottantenni. Quasi il 40%, invece, ha completato il ciclo vaccinale.
RIAPRE IL PORTALE
Ma cosa accadrà ora? La settimana in arrivo sarà dedicata quasi totalmente alla somministrazione delle seconde dosi. Con un “però”. Il portale dell’Ulss 1, aperto e chiuso il primo di aprile, sarà riattivato da questa mattina solamente per gli ultra ottantenni che non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccino anti-covid. Saranno posti limitati. «Pur in un contesto di carenza di vaccino disponibile – ha spiegato ieri sera l’azienda sanitaria – sarà possibile prenotare online, dal sito www.aulss1.veneto.it, prime dosi di vaccino anti covid per persone con più di 80 anni, che saranno eseguite domani, mercoledì e giovedì nel drive-in di Feltre grazie al supporto del team della Difesa». A seconda delle forniture in arrivo, sarà potenziata anche la vaccinazione a domicilio per gli anziani che non riescono a muoversi. Per le altre fasce d’età è tutto fermo. I medici di medicina generale avevano cominciato la categoria dei 70-79enni ma dopo le sedute vaccinali del 6 e del 7 aprile a Ponte nelle Alpi sono stati bloccati. E le giornate in programma, come quella di Lamon, sono saltate. L’azienda sanitaria l’ha ripetuto spesso: «Si naviga a vista». Le forniture di AstraZeneca, sebbene siano arrivate in ritardo, sono chiuse nei congelatori perché serviranno per i quasi 15mila richiami in partenza da fine mese.
IL BOLLETTINO
Una buona notizia arriva dagli ospedali: i ricoveri covid sono stabili. Ieri sera erano 92, come sabato, di cui 53 in area sub-intesiva, 13 in Terapia Intensiva e 26 negli ospedali di comunità. Nella tabella elaborata da Azienda Zero per monitorare i posti letto Belluno si trova in fascia 3 su 5 per i pazienti covid in area sub-intensiva e in fascia 4 per quelli gravi in Rianimazione. Nel frattempo cala ancora il totale dei positivi in provincia. Dai 963 di sabato si è passati ai 937 di ieri, nonostante 15 nuovi casi.
 

Ultimo aggiornamento: 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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