Il racconto: «Io, medico-volontario convincerò gli indecisi»

Domenica 1 Agosto 2021 di Davide Piol
Il racconto: «Io, medico-volontario convincerò gli indecisi»
3

BELLUNO - «Quando andavamo a vaccinarli a casa, i pazienti ci accoglievano con le lacrime agli occhi. Anche se ammalati, anziani e residenti in luoghi disagiati, capivano di non essere stati abbandonati». A raccontare una delle tante storie che si sono accavallate nei primi 7 mesi di campagna vaccinale è Giulio Pirolo, ex medico di base a Belluno.

Insieme alla figlia Lucia (anche lei dottoressa), ha girato gli angoli più nascosti del capoluogo e della provincia per vaccinare gli anziani isolati. A bordo di una storica 500, modello Giardiniera, hanno raggiunto addirittura Zoldo. Pirolo è uno dei 7 medici che si erano resi disponibili, a titolo gratuito, a supportare la campagna vaccinale di massa: continueranno fino a fine emergenza, almeno fino al 31 dicembre. Gli altri medici in pensione che hanno aiutato gratuitamente in questi mesi sono Giuseppe Barillà, Alessandro Bordin, Damiana Brunello, Silvia Cocito, Paolo Pellegrini, Gabriele Risica. 


LA STORIA

Un'ora di strada necessaria per arrivare fino a Zoldo, il dottor Pirolo ricorda quel giorno. «Erano persone spiega il medico che non potevano muoversi. Nessuno deve essere lasciato solo». Giulio Pirolo ha alle spalle 40 giorni di servizio dedicati alle vaccinazioni anti-covid. Turni a volte faticosi, della durata di 8 ore senza pausa, «dove cominci mezz'ora prima e finisci mezz'ora dopo». Ma l'ha scelto lui, offrendosi volontario fin da subito per aiutare l'Ulss Dolomiti con la somministrazione dei vaccini. All'inizio i giri nelle case più isolate: Belluno, Sospirolo, Zoldo. Poi è diventato presidente di seduta vaccinale con il compito di supervisionare quanto accade all'interno dei drive-in o dei siti dedicati alla vaccinazione. Una settimana fa, a Sedico, hanno vaccinato oltre 600 persone e ieri era di nuovo in prima linea a Belluno. «C'è soddisfazione sottolinea Pirolo è un lavoro che dal punto di vista professionale gratifica molto, perché ogni persona che vacciniamo rappresenta un importante passo in avanti nella lotta al virus». 


GLI INDECISI

Da un certo punto di vista il lavoro è cambiato. Prima c'era un afflusso costante di persone che volevano vaccinarsi e bisognava capire come gestirlo in base anche alle scorte di vaccino. Ora è necessario perdere del tempo per convincere gli indecisi. «Questa mattina sono entrato in un bar racconta Pirolo e avevo la giacca del medico che vaccina. La barista mi ha detto che era contraria, così mi sono fermato 15 minuti per spiegarle che è importante farlo. Spero di averla convinta. Le persone, spesso, sono vittime di un'informazione non corretta». Che però, talvolta, arriva proprio da chi dovrebbe dare l'esempio. A Belluno sono oltre 800 i sanitari che non si sono vaccinati: «Non li capisco. Chi non si vaccina non dovrebbe lavorare in ambito sanitario. Io non mi farei mai operare da un medico non vaccinato. Gli obiettori sono anche quelli che si proteggono meno e poi diventa pericoloso. Sarò sincero: leggo articoli di medicina ogni giorno e non ho mai trovato motivazioni valide per non fare il vaccino». 


L'IMPEGNO

«La fatica non è fisica precisa Pirolo Rispetto ai primi tempi c'è un'organizzazione molto più funzionale, precisa, attenta. Purtroppo, a volte, bisogna lottare con persone che vanno in piazza a manifestare contro il tuo lavoro». Per il medico di Belluno le manifestazioni dovevano essere bloccate: «Fossi stato il prefetto non gliel'avrei permesso. Possono tenersi le loro idee ma non fare pubblicità contro la salute pubblica. Oppure manifesti in cima al Visentin». «Abbiamo sconfitto il vaiolo, la polio, il morbillo conclude Pirolo e l'abbiamo fatto con il vaccino, non con le chiacchiere. Ora bisogna fare un lavoro preciso, persona su persona, per cercare di convincere i renitenti». 


IL GRAZIE

Ieri l'Ulss 1 Dolomiti ha ringraziato pubblicamente con una nota i magnifici 7 medici volontari. «A loro - si legge - va un sentito ringraziamento per la disponibilità e la grande generosità nel dedicare tempo e competenze in maniera gratuita alla campagna vaccinale».

Ultimo aggiornamento: 14:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci