BELLUNO - Più della metà dei bellunesi potrà godersi le vacanze estive in totale libertà (o quasi). Questo perché oltre 100mila persone – per la precisione 112.937 (dato aggiornato a ieri mattina) – hanno ottenuto il certificato verde tramite la vaccinazione.
CERTIFICATO GIÀ VALIDO
La certificazione verde è già in vigore. I documenti rilasciati fino ad oggi hanno valore di “green pass nazionale”. Ovviamente, dopo averlo ricevuto la struttura sanitaria provvede a rendere disponibile la certificazione nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato, anche tramite i sistemi informativi regionali. Ma quanto dura? La validità è stata appena allungata da 6 a 9 mesi dal completamento del ciclo vaccinale anche se è possibile ottenere la certificazione dopo la prima dose. In caso di guarigione dal covid la validità resta invece di sei mesi. Quanto al tampone negativo, il certificato cessa la sua validità quarantotto ore dopo l’esecuzione del test.
TAMPONE PER I MINORENNI
Il pass è necessario anche per i minori, per i quali però non è prevista al momento la vaccinazione. Di conseguenza dovranno fare un tampone (da cui sono esentati i bambini di età inferiore ai due anni). Ad oggi possono vaccinarsi over 40, disabili gravi, soggetti estremamente vulnerabili e da qualche giorno anche 16-59enni con patologie croniche. Per quest’ultima categoria sono stati messi a disposizione 4mila posti. I primi 120 si vaccineranno già nella giornata odierna. «Abbiamo tutte le categorie in corsa – commenta il direttore del Dipartimento di Prevenzione Sandro Cinquetti – è un buon risultato. Lunedì consegneremo ai medici di famiglia l’elenco degli over 60 che non si sono ancora vaccinati o prenotati».
ACCESSO LIBERO CON JOHNSON
Grazie alla disponibilità di vaccino saranno organizzate 4 sedute vaccinali ad accesso libero a partire da mercoledì: «Abbiamo visto che in questa modalità arrivano. Saranno finestre di un paio d’ore e somministreremo il vaccino Johnson&Johnson». Il quale permette non solo di immunizzare la persona con una dose invece che due ma anche di risolvere la resistenza di alcuni contro AstraZeneca.
IL PERSONALE NO VAX
Rimane, infine, lo scoglio del personale sanitario non vaccinato. La Regione ne ha segnalati 388 all’Ulss Dolomiti. Qualcuno nel frattempo si è vaccinato, ma la maggior parte resiste e continua a lavorare in corsia. Ad oggi infatti non sono stati presi provvedimenti e i due Ordini di rifermento (quello dei medici e quello degli infermieri) non hanno ricevuto segnalazioni. Mentre l’Ulss Dolomiti continua a prendere tempo, prolungando i tempi previsti dal decreto legge 44 che prevede la sospensione dei non vaccinati, c’è chi quei tempi li rispetta: a Brindisi, per esempio, un infermiere è stato sospeso senza stipendio perché aveva portato una giustificazione ritenuta non valida per il suo rifiuto di vaccinarsi.