Vaccinazione in tilt, troppi in coda. L’Ulss: «Scusateci, tornate a casa»

Mercoledì 31 Marzo 2021 di Andrea Zambenedetti
Troppi in coda per il vaccino, rispediti a casa
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BELLUNO C’è chi si è armato di pazienza ed ha aspettato diligentemente il proprio turno e c’è chi, prima di poter interloquire con un medico, è stato avvertito: «Riprogrammeremo la sessione vaccinale, oggi può tornare a casa». La sovrapposizione di appuntamenti, ieri pomeriggio, ha messo in crisi la macchina vaccinale.

Aperti i punti di Paludi in Alpago, Tai di Cadore, Feltre e Agordo. «Si è registrata un’affluenza molto maggiore rispetto alle previsioni e alle dosi di vaccino preventivamente allestite - ha spiegato l’Ulss - si sono infatti sovrapposte le chiamate degli ultra ottantenni (tramite lettera invito, di regola caratterizzate da bassa affluenza), le prenotazioni a cup dei soggetti vulnerabili, dei disabili e dei loro conviventi e l’invio a vaccinazione di persone non idonee alla vaccinazione Astrazeneca». Disagi che si sono verificati proprio nel giorno in cui due covid point della provincia sono stati sospesi gli accessi per effettuare i tamponi, proprio per dare la precedenza alla campagna vaccinale.

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IL CORTO CIRCUITO
«L’Azienda Dolomiti si scusa con gli utenti per i disagi creati, sia in riferimento all’attesa, sia in riferimento all’eventuale mancata vaccinazione che sarà tempestivamente riprogrammata nei prossimi giorni». Nonostante la provincia di Belluno abbia dimostrato di essere la più efficiente del Veneto sul fronte della campagna vaccinale, insomma, i disagi anche qui non mancano. Dopo i due insuccessi con i drive in ad accesso libero, a Belluno e a Paludi, altri disagi per chi spera di avere la propria dose il prima possibile.
L’EPIDEMIA
Una corsa contro il tempo quella dei vaccini mentre l’epidemia continua a correre. Belluno proprio ieri ha superato le dieci persone positive al virus, dal marzo 2020, ogni cento residenti. Solo a Bolzano (dove però le rilevazioni statistiche hanno avuto qualche difficoltà) le cose sono andate peggio. Gli attualmente positivi in provincia di Belluno adesso sono 1301. Negli ospedali bellunesi sono attualmente 85 le persone ricoverate, positive al virus. Dieci si trovano a lottare per la vita nei reparti di terapia intensiva di Feltre e Belluno. Sono 27 i pazienti ricoverati (esclusi quelli che si trovano in ospedale di Comunità) che hanno tra i 50 e i 69 anni, 23 che hanno tra i 70 e i 79 anni, 16 gli ottantenni e 4 quelli che hanno più di 90 anni. Un paziente è critico intubato, 19 sono in condizioni critiche, 33 severe, 15 lievi, uno è pauci-sintomatico e uno non ha alcun sintomo. 
I DECESSI
Fortunatamente anche ieri non ci sono state vittime positive al covid. È un segnale, secondo gli esperti di come sopratutto sulle fasce più d’età elevate il vaccino stia iniziando a dare i primi risultati. Molto dipenderà proprio dalla velocità di attuazione del piano vaccinale.

Ultimo aggiornamento: 11:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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