Il decreto adesso è legge: ecco i fondi per l'alluvione

Venerdì 5 Aprile 2019 di Andrea Zambenedetti
Il governatore Zaia mentre ringrazia i volontari al lavoro per l'uragano Vaia
Quattro pagine e due tabelle di allegati. Gazzetta ufficiale numero 79: il decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte è legge. Arriveranno i soldi che tutti aspettavano da quando, quel lunedì di fine ottobre, la provincia è finita in ginocchio.
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È il punto due a contenere le righe che rappresentano il cuore del documento: «Al fine di provvedere tempestivamente alla realizzazione di investimenti strutturali e infrastrutturali finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico le risorse stanziate sono assegnate ai commissari delegati». Il totale sulla riga del Veneto è di 755milioni di euro in tre anni. La dotazione del 2019 è di 232milioni di euro, di 261milioni quella del 2020. Altrettanti sono previsti nel 2021. 
IL COMMISSARIO
«Apprendo con soddisfazione della pubblicazione che assegna le risorse finanziarie relative a tutti i danni provocati dalla tempesta Vaia – sottolinea il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, nella sua duplice veste di Commissario per il maltempo di fine ottobre 2018 – 232 milioni di euro stanno per entrare nelle casse regionali. Il primo 30 per cento è atteso a giorni, direttamente dal Dipartimento di Protezione Civile. Risorse che daranno respiro ai 350 cantieri che abbiamo previsto di attivare da qui a fine settembre, come previsto nel Piano del Commissario approvato dalla Protezione Civile nazionale la scorsa settimana». La prima tranche riguarda la viabilità, la difesa dei centri abitati dal rischio valanghivo e idrogeologico, interventi alle reti infrastrutturali e sui singoli Comuni come nel caso del lago di Alleghe per il quale, complessivamente, sono previsti interventi per 8 milioni di euro.
PUBBLICO E PRIVATO
La pubblicazione indica anche i termini per avviare le iniziative destinate a privati e imprese, per le quali sono previsti, all’interno del Piano del Commissario 2019, accantonamenti per 25 milioni di euro di interventi. «Nelle casse commissariali – precisa Zaia - sono, comunque, già arrivati e disponibili circa 7 milioni di euro dei 13 previsti per il primo sostegno già approvato dal Presidente del Consiglio dei Ministri con Decreto del 21 febbraio scorso. Si tratta di risarcimenti relativi a danni fino a 5.000 euro per i privati e 20 mila per le imprese, che servono a far fronte a lavori urgenti. Ciò significa poter anticipare risorse direttamente ai cittadini danneggiati».
L’ABACO
Il telaio con le sfere colorate che tiene conto dei finanziamenti ricevuti e di quelli che al momento non sono arrivati, mostra che a mancare sono 150milioni di euro relativi alla legge 119 del 2018 che servono per completare la dotazione finanziaria 2019 per la ricostruzione.
ABITAZIONI E IMPRESE
Per l’abitazione principale si potrà ricevere l’80 per cento dell’importo ammesso con un massimale di 150mila euro, mentre per le seconde case si può arrivare fino al 50 per cento, con lo stesso massimale. Per quanto riguarda le attività produttive, invece, per ristrutturazione o delocalizzazione delle strutture si arriva fino al 50 per cento con un massimale di 450mila euro.
MODALITÀ
Le domande dovranno essere corredate di specifica perizia asseverata e saranno ammesse a contributo anche le spese tecniche connesse. I Comuni interessati sono già stati informati e gli sportelli della Regione adeguatamente istruiti. Ora è tutto pronto. 
Ultimo aggiornamento: 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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