Turisti cafoni sul lago Sorapiss, il sindaco di Cortina: «Bagni chimici e più controlli»

Giovedì 23 Agosto 2018 di Marco Dibona
Turisti cafoni sul lago Sorapiss, il sindaco di Cortina: «Bagni chimici e più controlli»
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CORTINA - L'affollamento eccessivo di turisti al lago del Sorapiss, con i comportamenti inurbani che mettono a rischio la conservazione di quella perla azzurra fra le rocce, è un problema che esiste e va affrontato, ma senza allarmismi. Il sindaco ampezzano Gianpietro Ghedina guarda avanti e indica alcune priorità, da adottare sin dalla prossima estate: «Stiamo valutando il posizionamento di bagni chimici al passo Tre Croci, dove inizia il sentiero più frequentato che porta al lago. Sarà necessaria una maggiore sorveglianza, da parte del personale che si occupa di  questo servizio; si dovranno posizionare altri cartelli informativi, sia lungo il sentiero che porta lassù, sia nei pressi del lago, per trasmettere le regole della buona educazione, di un corretto comportamento in una zona così bella, ma così delicata».

EFFETTO SOCIAL
Il primo cittadino di Cortina prende atto dei problemi che si verificano sul Sorapiss ormai da alcuni anni, da quando il numero di escursionisti che vogliono raggiungere il lago è esploso, per le suggestioni virali del web, con le fotografie postate sui social. In particolare punta il dito sui comportamenti di molti ospiti che trasformano un laghetto alpino in una spiaggia adriatica, con tanto di materassini, per poi abbandonare nella zona rifiuti di ogni genere. Ritiene inoltre che la situazione non sia caratteristica di quel lago, ma diffusa: «La maleducazione si deve affrontare a cominciare dalle scuole, ma riguarda il Sorapiss come il lago di Braies, il ponte di Rialto a Venezia come la fontana di Trevi a Roma». Il sindaco è contrario all'ipotesi di limitare il flusso di visitatori al Sorapiss, così come ha già sostenuto Flavio Lancedelli, presidente delle Regole d'Ampezzo, proprietarie di quel territorio: «Chi arriva lassù è un tipo di turista che si guadagna il lago dopo una lunga scarpinata e non lo raggiunge certo in automobile».

IL PERIODO
Ghedina riconduce infine la situazione a un periodo ben determinato, nel momento culminante della stagione turistica estiva: «In ogni caso sono tutti problemi condensati in un arco di tempo molto breve e vanno affrontati in modo sereno.

Tutto si può migliorare, ma senza drammatizzare». In questi giorni è stato aperto un nuovo piazzale per parcheggiare i veicoli, in prossimità del passo Tre Croci, dove ogni giorno si allineano centinaia di automobili; il parcheggio è stato ricavato dal deposito del materiale ghiaioso trascinato a valle l'anno scorso dalla frana del monte Cristallo del 5 agosto, che uccise Carla Catturani e causò danni ad abitazioni e aziende della zona. Questa azione delle Regole d'Ampezzo, sul loro territorio, ha migliorato soltanto parzialmente la situazione, perché permane il restringimento della carreggiata, a causa del gran numero di macchine parcheggiate lungo la strada delle Dolomiti fra Cortina , il lago di Misurina e le Tre Cime di Lavaredo.

Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 15:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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