FELTRE - Si era rivolto al pronto soccorso del Santa Maria del Prato di Feltre per uno strano dolore. Un mal di stomaco che non gli dava tregua. È stato visitato, ma non gli sarebbero stati fatti esami approfonditi come la tac e nemmeno una radiografia. Dopo 5 ore è morto in sala d’attesa mentre lo stavano dimettendo. Flavio Gatto, 62 anni appena compiuti, turista veneziano di Spinea, ha perso la vita così domenica pomeriggio, accasciandosi mentre stava per uscire dall’ospedale. All’origine del decesso ci sarebbe una lacerazione dell’aorta. Il condizionale è d’obbligo perché non essendo state effettuate tac o radiografia, la certezza si avrà solo con l’autopsia. La Procura di Belluno infatti ha aperto un inchiesta per omicidio colposo che vede iscritti i sanitari che hanno trattato Gatto in pronto soccorso. È stata disposta dunque l’autopsia, che sarà eseguita dal dottor Antonello Cirnelli di Portogruaro venerdì all’ospedale di Belluno.
LA TRAGEDIA
L’INCHIESTA
La famiglia, che si è affidata all’avvocato Enrico Cancellier di San Donà di Piave, presenta un esposto alla Procura, chiedendo che venga fatta chiarezza su eventuali responsabilità dei medici di Feltre che hanno visitato il paziente. Il sostituto procuratore di turno ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, che ha già degli indagati: i sanitari che hanno avuto in carico l’uomo in quelle ore. Un arco di tempo in cui c’è stato anche il cambio di turno con passaggio di consegne. Venerdì il medico legale incaricato dalla Procura Antonello Cirnelli, effettuerà l’autopsia. La famiglia non ha nominato un consulente tecnico di parte. Non si sa, al momento, se i sanitari indagati, vorranno partecipare con un proprio medico legale.
IL LUTTO
Flavio Gatto, classe 1959, aveva compiuto gli anni il 23 settembre scorso. Nelle ore della tragedia c’è stato il compleanno del figlio: l’uomo è morto il 17 ottobre e il giorno dopo avrebbe dovuto festeggiarlo. Invece la famiglia si trova a dover affrontare un funerale: la data sarà fissata dopo l’esame autoptico.
IL PRECEDENTE
La notizia della nuova inchiesta che vede al centro i medici del pronto soccorso, arriva solo qualche giorno dopo il rinvio a giudizio di sanitari del Santa Maria del Prato per la morte di Giuliano Bolzan, ex responsabile della delegazione Aci di Feltre, deceduto nel maggio del 2020. Un caso che sembra fotocopia: anche allora non venne effettuata una tac e l’uomo morì per dissezione dell’aorta.
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