BELLUNO - Dalla montagna al lago, dagli alberghi ai campeggi, da un angolo all’altro della provincia di Belluno il turismo e le prenotazioni per la prossima stagione estiva non decollano. E come potrebbe essere altrimenti – dicono in corso gli operatori – di fronte all’assenza di certezze? «La gente aspetta di avere notizie ed informazioni sicure su quello che accadrà e su quanto sarà possibile fare – dice Roberta Alverà, presidente dell’Associazione Albergatori di Cortina d’Ampezzo - le certezze riguardano i colori delle Regioni e la possibilità di circolare liberamente fra le Regioni stesse».
IL PRIMO APPUNTAMENTO
«Se per quella data ci fossero una certa apertura e libertà di circolazione – riflette Alverà - allora sì potrebbe essere un fine settimana buono dal punto di vita turistico, perché gli appassionati di bicicletta si muovono; ma al momento siamo ancora in attesa». Ferme, o quasi, anche le richieste di soggiorno in vista dell’estate: «Prenotazioni? Numeri irrisori, per ora. Del resto noi lavoriamo soprattutto con la clientela straniera e se questo tipo di turista non può muoversi, per noi si tratta certo di una buona notizia. Noi lavoriamo molto con i flussi dall’estero e se essi non possono muoversi, dovremo fare affidamento sulla clientela italiana».
MALINCONIA
Il presidente di Federalberghi Belluno, Walter De Cassan, con lo sguardo abbraccia l’intera provincia e non vede cose diverse rispetto a chi ha come punto di vista Cortina: «Al momento per quanto riguarda le prenotazioni persiste ancora tanta calma – esordisce – e la ragione va ricercata nella perdurante incertezza. Se qualcosa si muoverà comincerà a farlo fra un mese, più o meno a metà del mese di maggio. A quella data, almeno, i turisti cominceranno a raccogliere informazioni, a patto che allora si sappia effettivamente qualcosa su come sarà, quali regole vigeranno e che possibilità ci saranno per la prossima estate, cioè su possibilità e limitazioni di movimento. Per capire cosa stia realmente succedendo, basti pensare che di norma, in una stagione normale, le prenotazioni per il mese di agosto cominciano già a gennaio».
AL LAGO
Doris Turra è titolare del campeggio Gajole sul lago del Corlo, in Comune di Arsiè. E l’analisi di quanto sta accadendo in provincia non cambia nemmeno dal Feltrino: «In questo momento noi siamo chiusi naturalmente – racconta – e tuttavia qualche timida richiesta ce l’abbiamo avuta, anche per le giornate del 1° maggio e dintorni. Tuttavia di fronte alle domande per fine mese noi non siamo in grado di fornire risposte e per quanto riguarda l’estate è ancora un po’ presto». Per le festività imminenti, il campeggio sul Corlo che ha cento piazzole fra spazi destinati alle roulotte e alle tende, di solito lavora con una clientela italiana; mentre per l’estate arrivano gli stranieri: olandesi e tedeschi in testa e a seguire belgi e turisti di altre nazionalità. «Se a fine mese potessimo aprire – prosegue Turra – noi in due giorni saremmo pronti, anche perché abbiamo molti spazi e attività possibili da fare in aree esterne; ma bisogna che poi che i prossimi decreti lascino girare le persone da una provincia all’altra e fra regioni. Altrimenti chi si muove?» La titolare del campeggio Gajole conclude così: «Io sono ottimista. E anche se nemmeno le associazioni di categorie in questo momento sono in grado di darci informazioni più certe, io penso che qualcosa di più - movimento, presenze e turisti - rispetto a quanto accaduto e a quanto abbiamo registrato lo scorso anno, possa davvero esserci».