Tre Cime di Lavaredo avvolte da una coperta contro la violenza

Domenica 5 Settembre 2021 di B.P.
Tre Cime di Lavaredo avvolte da una coperta contro la violenza

AURONZO DI CADORE - Una coperta a forma di V che, capovolta, assomiglia a una delle Tre Cime di Lavaredo.

E proprio lì sotto, ieri, è stato posizionato l'enorme collage composto da 2500 piccole coperte' provenienti da case di riposo, scuole, privati. Sono state realizzate dalle donne per le donne. Per celebrarle ma anche per dire basta alla violenza che ogni anno molte sono costrette a subire. Alle Tre Cime c'erano il questore Lilia Fredella, il consigliere della provincia Franco De Bon e l'assessore comunale di Belluno Yuki d'Emilia. «Sono onorata che sia stata scelta Auronzo ha commentato il sindaco Tatiana Pais Becher l'evento fa parte della rassegna DoloMitike e ha valenza doppia. Oltre a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della volenza sulle donne, viene organizzata in un momento particolare». Ossia nel pieno di una pandemia che, continua Pais Becher, «ha contribuito a metter insieme le persone e a riportare la relazione al centro, insomma ha creato unione».

IL POSIZIONAMENTO

L'enorme V colorata è stata posizionata a oltre 2300 metri di altitudine all'ombra delle Tre Cime di Lavaredo. I volontari hanno dormito in rifugio e si sono svegliati alle 6 del mattino per fare in modo che fosse tutto pronto per l'arrivo delle autorità. Si chiude in questo modo il progetto Viva Vittoria Tre Cime di Lavaredo. Avviato nel marzo scorso, ha coinvolto oltre 90 tra associazioni, enti, istituzioni, scuole e case di riposo, nella creazione di quadrati a maglia, della dimensione di 50 centimetri per 50, con l'obiettivo di creare una maxi coperta che potesse colorare le cime più famose delle Dolomiti. Il progetto, coordinato dall'Associazione APS Up - I Sogni fuori dal Cassetto e svoltosi nel contesto di DoloMitike, rassegna di eventi al femminile promossa dal Comune di Auronzo di Cadore, ha registrato numeri da record: oltre 10mila quadrati realizzati in soli 5 mesi, alcuni dei quali provenienti da Messico e Belgio e da molte province italiane, sono stati cuciti insieme con un filo rosso, altro simbolo del sostegno e della collaborazione delle donne per le donne. Poi sono state distese nei pressi della Cappella degli Alpini, andando a comporre un'enorme V colorata in omaggio a Viva Vittoria, un progetto nato nel 2015 dalla volontà di raccogliere fondi per le donne maltrattate. «Il nome ha raccontato la presidente di Viva Donna Cristina Beni da un lato è un'incitazione (evviva le donne), dall'altro è un richiamo alle donne vive, nel senso che non vogliamo vederne altre morire per la violenza degli uomini. La parola vittoria, invece, fa riferimento alla prima piazza che abbiamo colorato di coperte, a Brescia, da dove è partito il nostro format poi esportato in altre città italiane». Quella sulle Dolomiti è la 18esima tappa del progetto ma la prima al di fuori di uno spazio urbano. Soddisfazione anche da parte di DoloMitike: «Ormai da tre anni hanno spiegato le organizzatrici la nostra rassegna apre il suo programma con un evento di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne. Viva Vittoria si è presentato come un sogno da realizzare sulle nostre montagne da cui lanciare un messaggio universale: no alla violenza». A marzo sono stati creati due centri di cucitura ad Auronzo e a Belluno che nel corso dei mesi hanno raccolto gruppi di cucito e coperte realizzate in tutta Italia, anche dall'estero. I fondi raccolti durante l'evento saranno destinati alle associazioni Belluno Donna, Onda Rosa, Cooperativa Blhyster, che operano sul territorio per aiutare donne vittime di violenza fisica e psicologica. «Si potrà continuare a donare anche nei prossimi giorni spiegano le organizzatrici di DoloMitike ritirando il proprio quadrato di coperta nei centri di cucitura di Auronzo di Cadore e Belluno». 

Ultimo aggiornamento: 19:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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