Discarica di rifiuti ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo: due denunciati

Giovedì 15 Ottobre 2020 di Marco Dibona
La discarica sotto le Tre Cime scoperta dai carabinieri forestali
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AURONZO DI CADORE
Aver deciso di abbandonare rifiuti speciali ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo potrà costare caro a due imprese che operano nel territorio di Auronzo di Cadore, ben conosciute in zona. Sono stati i Carabinieri forestali di Auronzo, coordinati dal tenente Michele Ravaglioli, del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Belluno, a depositare due denunce, al termine di una attività investigativa che è iniziata un anno fa. Tutto cominciò con la scoperta dell’abbandono abusivo di tonnellate di rifiuti speciali, derivanti da lavori di edilizia, in particolare demolizioni, quindi resti di laterizi di diverso genere. Il materiale era stato gettato a Misurina. 
RESIDENTI IGNARI
I primi accertamenti dei Carabinieri non diedero l’esito sperato: nella zona del lago i residenti non avevano fornito indicazioni utili per identificare gli autori di questo gesto. A quel punto l’indagine ha preso una direzione diversa: i militari hanno esaminato con meticolosa pazienza i permessi di costruire, le concessioni edilizie, le opere di ristrutturazione eseguite nella zona, nel periodo precedente. Sono così state individuate alcune imprese, ma era necessario cogliere i colpevoli in flagranza. Per non insospettirli, l’area di conferimento dei rifiuti non è stata posta immediatamente sotto sequestro, ma è stato disposto un attento controllo. Sono state pure impiegate videocamere a infrarossi, in grado di registrare immagini anche nell’oscurità. Il personale dell’Arma ha seguito furgoni e mezzi pesanti, che si muovessero di notte sulle strade della zona. 
SANZIONE PESANTE
Dopo il periodo di interruzione delle attività, nei mesi di confinamento per la pandemia Covid-19, la scorsa primavera, il conferimento di materiale è ripreso e questa volta i Carabinieri forestali hanno individuato e deferito all’autorità giudiziaria due soggetti, ben noti ad Auronzo e a Misurina, con le loro attività artigianali, ritenuti esecutori materiali dell’abbandono dei rifiuti. A questo punto la parola passa al magistrato: le conseguenze possono comportare l’arresto da tre mesi a un anno o la sanzione amministrativa fino a 26 mila euro. 
BONIFICA IMMEDIATA
La collaborazione dei trasgressori e l’assenza di un effettivo pericolo per l’ambiente permette di ottemperare alle prescrizioni impartite dai Carabinieri e asseverate dall’Agenzia regionale per l’ambiente.

In questo modo si è potuto disporre l’immediata bonifica di quei luoghi incantati, ammirati da turisti che provengono da tutto il mondo, ma ridotti da qualcuno a una sorta di discarica, dove gettare rifiuti destinati a lordare, per chissà quanto tempo, non soltanto l’acqua e la terra, ma anche il gusto del bello

Ultimo aggiornamento: 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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