Trapianto di polmoni negato al paziente no vax: «L'ideazione paranoide della pandemia può compromettere il decorso post operatorio»

Giovedì 28 Luglio 2022
Rianimazione Covid
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BELLUNO - È stato lui a raccontare la sua storia all'emittente «Byoblu, la tv dei cittadini». Gianni Tollardo, 56 anni, di Lamon ha spiegato di soffrire di fibrosi interstiziale bronchiolocentrica dal 2015 e di avere bisogno di un trapianto di polmoni.

Un intervento che sarebbe stato negato però dall'Azienda ospedaliera di Padova perché ha rifiutato di vaccinarsi contro il Covid. «Non sono un no vax - ha raccontato Tollardo - in una ricostruzione fatta dal Corriere del Veneto ad inizio luglio - ma sono costretto alla terapia con ossigeno 24 ore su 24 mi sono sempre immunizzato, anche contro l'influenza e lo pneumococco. Sono un donatore di sangue e, paradossalmente, pure di organi, quando sarà il momento». I vertici del reparto hanno spiegato che il Covid è una malattia che colpisce i polmoni, e quindi eseguire un trapianto su un non vaccinato, «che ha cinque volte la possibilità di morire rispetto a un soggetto immunizzato, significa mettere a repentaglio la vita del paziente e il buon utilizzo dell'organo donato».

LA LETTERA
«In relazione all'ideazione paranoide del paziente sulla pandemia e sulle misure anti-Covid emersa durante il ricovero (anche caratterizzata da contenuti bizzarri come ad esempio inoculazione di microchip tramite il vaccino o teorie da cospirazione), il gruppo ritiene che tali aspetti psicologici possano influenzare negativamente il decorso peri e post trapianto».
 

Ultimo aggiornamento: 12:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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