Iscrivono i bimbi fuori comune: niente scuolabus, tutti in taxi

Domenica 2 Settembre 2018 di Daniela De Donà
Bimbi a scuola con il taxi. Vanno fuori comune e il sindaco non paga loro lo scuolabus
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CENCENIGHE - A scuola in taxi. Con il suono della campanella è la prospettiva più probabile per i bambini che, residenti a Canale d’Agordo, frequenteranno la primaria di Vallada Agordina. Con ovvia spesa a carico delle famiglie.  La logistica, e i tempi imposti dall’inizio delle lezioni, non permettono una soluzione differente: l’unico pulmino del Comune non riesce a fare il giro delle frazioni comprendendo anche la deviazione su Vallada. Capisco bene i motivi di fondo che hanno portato i genitori a trasferire i loro figli, sono scelte legittime che non discuto nella loro valenza – è la premessa del sindaco, Flavio Colcergnan – ma non possiamo inventarci i soldi e non posso creare un aggravio di bilancio per una questione che, oggettivamente, riguarda di per sé l’amministrazione scolastica. Normativa alla mano: il Comune di Canale non è tenuto per legge a garantire il trasporto in una scuola al fuori dai suoi confini. Ora si può, però, offrire la disponibilità per garantire un servizio di trasporto privato. Mi attiverò solo se le famiglie me lo chiederanno. Su questo, peraltro, garantisco il mio impegno».

GLI INCONTRI L’amministrazione comunale, con in testa l’assessora Marilisa Luchetta, ha cercato di darsi da fare per far sì che il pulmino – che porta a scuola, nei 20 posti a sedere, bambini di materna, primaria e medie - potesse farsi carico di chi frequenterà la primaria a Vallada. Senza riuscire a far collimare tutti i pezzi di puzzle:«Abbiamo tentato in tutte le maniere - afferma il sindaco - ci sono stati incontri con il collega di Vallada, Fabio Luchetta, e con il suo capo operaio. Neppure per loro è possibile, tecnicamente, venirci incontro». Per relazionare su tutto ciò, il sindaco si è confrontato mercoledì con mamme e papà dei 18 bambini. «La maggioranza ha recepito la difficoltà e ha mostrato comprensione, qualcuno ha reagito esprimendo la propria forte delusione».

L’ANTEFATTO. Non un’estate facile per l’Istituto comprensivo di Cencenighe, di cui fanno parte Agordo, Falcade e Canale. È  esplosa una vecchia questione, quella che i genitori attribuiscono a «un disagio generalizzato percepito dai figli a scuola» e ad una «evidente tensione tra gli insegnanti». Risultato della preoccupazione dei genitori: diciotto bambini sono stati iscritti altrove, due a Falcade e sedici a Vallada. A Canale, ora, ne rimangono solo dieci. Un’emoraggia che impoverisce il paese, con l’amministrazione fiduciosa duri solo per l’anno scolastico 2018-2019. 
Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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