ROCCA PIETORE - Desta ancora polemiche l'aumento dell'imposta di soggiorno deciso da i Comuni dell'Unione montana agordina per l'anno in corso. Dopo le critiche espresse da Cesare Rizzi rappresentante sindacale Ascom per Falcade in una lettera aperta all'amministrazione comunale, ora tocca alla minoranza consigliare di Rocca protestare contro il ritocco deciso dalla Giunta. Omar Bassot, Maurizio De Cassan ed Erica Delgrosso in una lettera indirizzata al sindaco Andrea De Bernardin sottolineano che "gli aumenti dell'imposta di soggiorno sono stati considerevoli, un euro, in più al giorno per gli alberghi da tre stelle in su, mentre per le strutture ricettive si parla di un aumento del doppio.
Tariffe alte in confronto a ciò che il territorio offre, un territorio bellissimo ma in cui mancano troppi servizi per poter giustificare questo aumento. Il territorio dopo Vaia è distrutto, ma siamo ben lontani dal ripristino: le aree pic-nic mancano o sono in totale degrado, i sentieri non sono segnalati e sono abbandonati all'incuria, i marciapiedi sono distrutti da anni, le strade piene di buche e i Serrai, che hanno sempre attirato tanti visitatori, sono ancora chiusi con grande imbarazzo per gli operatori turistici che si sentono chiedere quotidianamente quale sia la data di apertura. I turisti notano queste carenze, si chiedono perché pagare per non ricevere niente in cambio e si domandano dove vadano a finire i soldi della tassa di soggiorno. I costi sempre più alti non li invogliano a tornare da noi. Ci chiediamo se per la Giunta i turisti siano un salvadanaio da spremere o se sanno che il turismo è la fonte principale di lavoro per gli abitanti del nostro comune. Non dobbiamo stupirci se in futuro le presenze turistiche nel nostro comune diminuiranno».
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