Stanze panoramiche in alta quota: polemica fra chi le vorrebbe e chi dice che non si possono fare

Venerdì 24 Febbraio 2023 di Alda Vanzan
Stanze panoramiche in alta quota: polemica fra chi le vorrebbe e chi dice che non si possono fare

Il disegno di legge risale a quattro mesi fa, ma la Seconda commissione del consiglio regionale del Veneto l'ha discussa solo ieri. E subito è scoppiata la polemica. «La Giunta Zaia vuole gli alberghi ad alta quota, in deroga alla normativa. Se la proposta diventerà legge, avrà un impatto devastante», ha tuonato Andrea Zanoni (Pd), unico esponente dell'opposizione presente ai lavori che, ovviamente, ha votato contro.


Cosa sono le camere in quota?

La proposta di legge in questione è stata voluta dall'assessore al Turismo Federico Caner (Lega) per modificare la precedente legge del settore del 2013 e ampliare le "attività ricettive in ambienti naturali". Come? Inserendo tra le strutture realizzabili le "stanze panoramiche", definite come "stanze di vetro e legno o altro materiale", collocate "stabilmente sul suolo" e "caratterizzate da un elevato rapporto tra superficie finestrata e quella del pavimento". Un esempio? In Veneto se n'erano viste due - le Starlight Room - a Cortina d'Ampezzo, a Col Gallina, su terreno delle Regole, poi tolte perché erano su area non demaniale. In località montane di altre Regioni, invece, è un fenomeno abbastanza diffuso. E il punto sta proprio qui: la montagna.

Il disegno di legge della giunta intende infatti "favorire la diffusione territoriale delle strutture ricettive in ambiente naturale, prevedendo la loro realizzabilità, al pari di malghe, rifugi e bivacchi alpini, anche sopra il limite posto dalla normativa urbanistica regionale di 1600 metri". L'aver usato quelle due parole - "strutture ricettive" - ha dato adito a tutte le possibili interpretazioni. La più scontata: costruiranno albergoni in alta quota.

Impatto ambientale


Di qui le proteste di Zanoni: «Bene incentivare il turismo sostenibile, ma in questo testo registro solo la prospettiva di gravi impatti ambientali, in contesti delicatissimi. Se passa questo obbrobrio, chi andrà in alta quota, oltre a malghe, rifugi e bivacchi alpini, si ritroverà a fare i conti con queste strutture. La cosa grave è il tentativo di scavalco della legge regionale sull'urbanistica 11/2004, in base alla quale che "non è consentita la nuova edificazione nelle aree boscate e al di sopra dei 1.600 metri, fatta salva la realizzazione di malghe, rifugi e bivacchi alpini". E dopo gli alberghi cosa succederà? Seguiranno anche le strade asfaltate per portare i vip ad alta quota? Verranno realizzati degli eliporti per i magnati arabi o russi che un po' alla volta si stanno comprando il nostro Veneto?».


«C'è scritto "strutture ricettive", ma non sono alberghi, sono semplicemente stanze panoramiche - ha detto l'assessore Caner -. Ed è solo una deroga alla legge urbanistica che comunque deve fare i conti con i Comuni: se i Comuni non vogliono consentire queste strutture, non se ne fa niente. Ed è sempre il Comune che individua, se vuole, le aree, tra l'altro non più di due». E le stanze quante sarebbero? «La legge che andiamo a modificare, la numero 11 del 2013 intitolata "Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto", dice massimo 8, ma nulla vieta che con un intervento della giunta si possa ridurre il numero per alcune fattispecie».


«Con questo progetto di legge - ha aggiunto in una nota l'assessore all'Urbanistica, Cristiano Corazzari (Lega) - non si avvalla nessuna maxi struttura ricettiva in alta quota, ma si permette ai Comuni di pianificare strumenti moderni ed ecologici di accoglienza turistica: stanze panoramiche o case sugli alberi in alta quota per consentire, come già da tempo si fa non solo nelle dolomiti svizzere ma anche nelle regioni montane confinanti, una possibilità di fruizione diversa del territorio nell'ottica di un turismo esperienziale sostenibile. C'è chi invece, per mera polemica politica, travisa il progetto con dichiarazioni pretestuose: mi riferisco a quanto enunciato oggi dal consigliere regionale Zanoni, che parla di "grandi alberghi in quota", evidentemente senza aver letto una riga del progetto».
Previsione scontata, sarà battaglia in aula quando arriverà il testo per l'approvazione.

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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