Alle porte del Cansiglio progetto per avviare corsi legati alla facoltà di Scienze forestali

Martedì 2 Novembre 2021 di Giovanni Santin
L'ex scuola di Spert

ALPAGO - Spert, Comune di Alpago, sede della Facoltà di Scienze Forestali, Università di Padova, corsi dedicati alla montagna. Se tutto andrà bene, fra un anno il Comune di Alpago potrebbe ospitare sul proprio territorio dei corsi universitari dell’ateneo di Padova.
Il sindaco Alberto Peterle che del progetto ne ha parlato anche durante la campagna elettorale, predica comunque cautela: «Al momento non c’è niente di sicuro.

Certo ci speriamo». Il progetto ed i contatti con l’Università di Padova sono nati ancora un anno fa. Ed anche allora era stato Alberto Peterle, allora assessore al Bilancio della giunta guidata da Umberto Soccal, a farsi promotore dell’idea: «Ero entrato in contatto con una docente del Tesaf (dipartimento Territorio e sistemi agro-forestali) e le ho prospettato l’idea di valutare un immobile di proprietà del Comune come sede di corsi universitari».


«L’edificio è quello delle vecchie scuole elementari di Spert – riferisce Beatrice Saviane, assessore alle Politiche giovanili e all’Istruzione - che proprio nell’ultimo anno la passata amministrazione aveva ristrutturato ed efficientato con fondi provenienti dall’Europa. Alle vecchie scuole di Spert è stato infatti rifatto l’abito: cappotto, serramenti nuovi e installazione di una nuova caldaia per una pesa complessiva di poco meno di 400mila euro. Una struttura rimessa a nuovo che, appunto, ha suscitato l’interesse dell’Università. La struttura è su due piani, dispone di cinque aule e di una potenziale aula magna. 
Una delegazione era attesa da Padova ancora nello scorso mese di settembre, ma la campagna elettorale in corso ha consigliato tutti di soprassedere. Ora la nuova data è stata spostata a dopo la metà del mese di settembre. «Se si troverà l’accordo e all’Università convincerà quello che noi siamo in grado di offrire – spiega Peterle - allora saremmo molto soddisfatti».


L’idea è che Spert possa diventare sede di corsi non solo estivi, ma anche durante l’anno accademico, legati al tema della montagna. Quindi sì legati alla Facoltà di Scienze Naturali, ma per tutte quelle proposte didattiche che incrociano appunto il tema della montagna. Che è Spert è di casa. Saremmo contenti perché in questo modo riusciremmo a destagionalizzare l’offerta turistica – chiude il primo cittadino – a dare lavoro ai ristoratori e agli albergatori e il tutto costituirebbe anche un’opportunità culturale. E con il Consorzio Turistico abbiamo anche fornito dei dati sulle possibilità ricettive presenti sul territorio. Ma al momento siamo ancora nel campo delle ipotesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci