Crolla la stalla per la neve: una mucca muore, le altre 3 escono sane e salve

Lunedì 4 Gennaio 2021
Crolla la stalla, morta una mucca

SOVRAMONTE - Fortunatamente, ancora una volta, nell'ennesima perturbazione sul Bellunese, non ci sono state persone coinvolte o ferite, ma il maltempo di queste ore conta comunque un animale morto. È la mucca finita sotto la stalla crollata a Col Falcon di Sovramonte, nella proprietà di Mirco Gorza, il gestore del Rifugio Dal Piaz, dove ieri mattina sono accorsi i vigili del fuoco. «La mattina alle 5 sono andato a dare da mangiare e alle 10 quando sono tornato era tutto giù», racconta disperato mentre con i volontari cerca di cerare un tetto per le 3 bestie rimaste. La mucca persa aveva un valore di 2500 euro, ma vanno aggiunti i danni della stalla.

L'EMERGENZA

Ma in tutta la provincia bisogna fare presto a togliere la neve e per questo, oltrea i rinforzi per i vigili del fuoco da Lombardia, Emilia Romagna e provincia di Trento, arriva anche l'esercito con un contingente di 30 militari. «Il rischio maggiore è dato dalla grande quantità di neve che si trova sui tetti delle abitazioni e potrebbe farli cedere», ha detto il ministro Federico D’Incà. E il conto dei danni a livello provinciale continua a crescere dalla prima perturbazione del 5 dicembre scorso. Il governatore Luca Zaia ieri ha annunciato: «Le procedure per la dichiarazione dello Stato di Crisi sono già state avviate. Quanto prima firmerò l’atto formale». E qualcosa a Roma già si muove. Il ministro D’Incà si è interfacciato con Istituzioni e Ministri: “Ho chiamato il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, Laura Lega, Capo dipartimento dei Vigili del Fuoco e il Prefetto di Belluno, Sergio Bracco, assieme alla Ministra dell’Interno Luciana Lamoregese e al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini: a loro ho espresso la necessità di un intervento coordinato, con i mezzi necessari. Al Ministro Guerini ho chiesto, attraverso la Protezione Civile, un'azione dell’Esercito per la pulizia dei tetti e delle case nei paesi colpiti. Inoltre, durante le due riunioni di confronto, sia a livello provinciale sia nazionale assieme alle Regioni coinvolte, c’è l’accordo per l’apertura dello stato di crisi e per il successivo passaggio in Consiglio dei Ministri in cui si stabiliranno con la Protezione Civile le prime somme urgenti per gli interventi necessari, soprattutto di aiuto nei confronti delle ingenti spese sostenute dai comuni”.

Ultimo aggiornamento: 07:58

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