«Negri dovete morire tutti»: 60enne insulta e picchia un ragazzo

Domenica 25 Luglio 2021 di Alessia Trentin
La segnalazione dell'episodio di razzismo è stata fatta dal sindaco ai carabinieri

SOSPIROLO - «Devi morire, chi è nero deve sempre morire, dovete tutti morire»: non sono le battute di un film, ma le parole rivolte venerdì sera da un sospirolose ad un ragazzo di colore. Erano le 18 circa di qualsiasi venerdì sera estivo a Maras quando sotto gli occhi dei passanti si è consumato, nella più completa normalità, un episodio di razzismo. Con calci e insulti. A raccontarlo è il sindaco Mario De Bon dalla sua pagina Facebook e subito, sotto il post, si sono accesi i commenti. Di disappunto, per lo più, ma non manca chi, malizioso, chiede al primo cittadino se davvero l'episodio sia accaduto o se sia solo una trovata da campagna elettorale. Qualcun altro riporta la causa all'eccesso di alcol e spunta anche chi era presente e ha visto la scena.

Il tutto, infatti, sembra proprio sia accaduto sotto gli occhi dei passanti, alle 18 nella piazza di Maras.

IL PESTAGGIO

Inizialmente un dialogo qualunque tra una persone di una certa età e un giovane nero, questo almeno avranno pensato chi li ha visti, ma solo fino a quando l'uomo italiano non è sceso dall'auto ed è allora apparso evidente come la conversazione avesse un tono tutt'altro che amichevole. “Macchina accostata vicino alla piazza, alla guida un italiano bianco sui 60 anni – esordisce così, il racconto di De Bon -. Finestrino abbassato, parlava con un ragazzo di colore che aspettava seduto in piazza la corriera. Dopo uno scambio di parole, l'uomo esce dalla macchina si avvicina al ragazzo e inizia a dirgli di tornare da dove è venuto, che nel suo paese non c'è la guerra, che deve tornarsene a casa. Gli tira il primo calcio. Il ragazzo reagisce con una spinta. Dopodichè partono gli insulti da parte dell'uomo uniti ad ulteriori spinte. Il tutto culmina con l'uomo sospirolese, bianco, che gli dice “Devi morire, chi è nero deve sempre morire, dovete tutti morire””. E qui il racconto si ferma.

L'IGNORANZA

D'altra parte, è già stato detto tutto. L'episodio è stato segnalato ai carabinieri e sono diverse le persone che, avendo assistito alla scena, hanno individuato il concittadino responsabile. “Purtroppo era chiaro che se si parla di certe cose alla fine qualcuno va oltre il limite – commenta il sindaco -. O per alcool, o perché ci crede, così è”. La vicenda ha sollevato l'indignazione degli utenti della rete, degli amici e dei concittadini di De Bon, rimasti sconvolti di come anche nella piccola Sospirolo l'integrazione sia una questione scottante, di come possano accadere certi incontri e possano volare certi insulti verso un ragazzo nero che, semplicemente, sta aspettando il bus alla fermata.

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