Volo di cento metri tra le vette: Sonia muore a 41 anni Foto

Sabato 17 Agosto 2019 di Eleonora Scarton
Sonia Bof durante una scalata tra le vette innevate
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LENTIAI (BELLUNO) - Un tragico incidente sul Monte Bianco ha spezzato la vita della giovane 41enne Sonia Bof di Lentiai. Quelle vette, che da sempre sono state la sua grande passione, le sono state questa volta fatali. Una tragica fatalità, forse un chiodo che si stacca, un volo di oltre centro metri e per lei non c’è più nulla da fare. E il paese e i tanti che la conoscevano sprofondano nel dolore più profondo.

 

Il tragico incidente è avvenuto mercoledì intorno all’una e mezza del pomeriggio. Una bella giornata di sole che per gli appassionati di montagna come Sonia non poteva che essere una chiamata a fare una cordata e respirare l’aria, la libertà che dalle vette si respira. La decisione è stata quella di affrontare il Massiccio degli Écrins, sulle Alpi francesi, nel dipartimento di Isère. Un luogo che regala panorami mozzafiato. Alle 13.30, all’inizio di una discesa da una vetta di 3.300 metri, di cui aveva appena scalato il versante nord, succede qualcosa di imprevedibile.  Forse Sonia perde un appiglio e scivola, più probabilmente un chiodo si stacca, sta di fatto che la 41enne precipita per oltre 100 metri. Sul posto giungono i soccorritori francesi in quanto il versante che la giovane lentiaiese stava scalando batteva bandiera francese. Ai medici non resta altro da fare che constatarne il decesso. Da quanto si apprende invece sarebbero rimasti illesi i due compagni di cordata, due alpinisti italiani di 28 e 46 anni anche se in elicottero sono stati portati a valle.
IL RITRATTO
Sonia Bof, 41 anni, era originaria di Lentiai dove tutt’oggi vivono i genitori.
Papà Damiano, molto conosciuto in paese e non solo per le molteplici attività che svolge all’interno del mondo del volontariato (ex presidente della riserva alpina di caccia, ex presidente del gruppo giovani Colderù, coordinatore del concorso di forgiatura della Mostra dell’artigianato di Feltre) e mamma Nadia. Era figlia unica, Sonia. Dopo aver frequentato le scuole nel feltrino il percorso universitario allo Iuav di Venezia. Una volta conseguita la laurea Sonia inizia a fare esperienza in diverse aziende fino a quando entra a lavorare come Project Construction & Facility Manager presso la Divisione Ristorazione del Pastificio Rana. Lontana da Feltre, Sonia ha lavorato a Torino ma anche all’estero, in Inghilterra. Una ragazza solare, allegra, sempre disponibile con tutti; ma non sono parole di circostanza che si dicono quando accadono fatti tragici come questo. È semplicemente il suo ritratto di giovane piena di vita. Che amava la vita. La montagna. La sua grande passione. Quelle vette da scalare, da affrontare, da vincere. E sono tante le vie che in questi anni hai affrontato: via Nikibi – torrione Marcella, la cordata del Gran Paradiso, cima Pizzocco, la via del Boomerang, Col Nudo. E poi l’ultima, tragica, scalata sul Monte Bianco. Sonia ha lasciato il mondo mentre faceva ciò che più amava: scalare le montagne più alte.

Ultimo aggiornamento: 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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